Copertina 9

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2022
Durata:44 min.
Etichetta:Norma Evangelium Diaboli

Tracklist

  1. ENANTIODROMIA
  2. EADEM, SED ALITER
  3. THE LONG DEFEAT
  4. SIE SIND GERICHTET!
  5. OUR LIFE IS YOUR DEATH

Line up

  • Mikko Aspa: vocals
  • Khaos: bass
  • Hasjarl: guitars

Voto medio utenti

Stand witness to The Long Defeat!

Hearken to the first emanation of the third era of Deathspell Omega; forty-four minutes of Black Metal enacted through five instalments. Recorded live by the French power trio in July 2021. Bile and venom distilled and added until the leaves fell.
“The Long Defeat” unfolds over three parallel storylines told via three different mediums. Two in writing: the lyrics, as well as a fable. The third speaks through the artwork – two metres’ worth of maniacally detailed visions depicting the same premise its written content draws from. All three are fundamentally entwined but diverging in narrative, each complementing or contradicting the others.


Sulla pagina Bandcamp del gruppo, unico mezzo di comunicazione con il mondo, l'annuncio del nuovo album e, soprattutto, l'annuncio della terza era per i Deathspell Omega, quella che, a mio avviso, è la più grande black metal band degli ultimi 20 anni.
Terza era che vuol dire cambiamento rispetto al passato. Un cambiamento, questa volta, molto più marcato rispetto alla costante evoluzione che da sempre caratterizza la musica dei francesi.
"The Long Defeat" ci presenta un gruppo, in qualche modo, nuovo.
Non perché, o non solo perché, dietro al microfono possiamo ascoltare, anche, l'alieno Mortuus che affianca un sempre più impressionante Mikko Aspa, o perché alcune linee di chitarra vedono la partecipazione di M. dei grandissimi Mgla. La vera novità è una proposta musicale che, seppur marchiata a fuoco dal classico marchio Deathspell Omega, si muove verso lidi fino ad ora inesplorati consentendo al gruppo di distaccarsi, in parte, dal ventre del black metal per giungere alla codificazione di un suono "diverso", velenoso, terrificante nelle sue melodie circolari e, soprattutto, molto distante da qualsiasi forma di classificazione o di standardizzazione.

I Deathspell Omega suonano come i Deathspell Omega.
Oggi più di ieri.

"The Long Defeat" ci propone, infatti, cinque brani dalla smaccata connotazione personale all'interno dei quali i misteriosi musicisti che fanno parte di questo ensamble satanico sciorinano una prestazione mostruosa e fortemente disturbante: il comparto vocale, mai così vario come oggi, ci conduce direttamente all'inferno, la sezione ritmica pulsa di vita propria e definisce, minuto per minuto, la costruzione, dal sapore progressive, delle canzoni tra linee di basso "gonfie" ed una batteria, come di consueto, inarrivabile per estro e trovate melodiche, le chitarre, poi, completano il quadro ultra nero dell'album dipingendo traiettorie atonali e dissonanti che renderebbero il suono dei DsO riconoscibile tra milioni e urticante come una cubomedusa australiana.

Tutto qui (ammesso sia poco) potrebbe obiettare qualche "illuminato" dell'ultima ora?
Nemmeno per sogno.

"The Long Defeat" ti prende per la gola, ti sbatte a destra e sinistra, ti sorprende ad ogni passaggio, non ti da mai la possibilità di rifiatare: il suono, oggi, è molto più "melodico" che in passato (basta dare un ascolto, attento, alle sei corde), i blast beats, improvvisi, sono micidiali anche più di prima ("Eadem, sed aliter" è LA tempesta), le partiture ambient (il finale della prima, strepitosa, "Enantiodromia") terrificanti fino nel profondo, i vocalizzi di Mortuus e di Aspa, come ricordavo più in alto, fanno scorrere brividi di dolore e paura lungo la schiena, ma è tutta la musica, l'intero fatto di mille pezzi cioè, ad essere, letteralmente, geniale perché percorsa da mille traiettorie diverse che vanno, tutte insieme, ad amalgamarsi in un vortice ostico da ascoltare, ricchissimo di dettagli ed arrangiamenti semplicemente magistrali, un vortice, come sostenuto dal gruppo stesso, che è amara bile riversata su ignari ascoltatori i quali, per forza di cose, non possono essere pronti, non subito, ad un assalto sonoro così schizofrenico e così avulso dal "tradizionale" black metal da risultare ancora più letale proprio perché non codificato ed armato con strumenti inusuali in ambito estremo.

Siamo al cospetto, per quanto mi riguarda, di un vero e proprio gioiello di pura, e subdola, malvagità.
Un gioiello ieratico, sinistro, imprevedibile, asfissiante, monastico, caldo come la lava di un vulcano sommerso ed arricchito da uno spirito avantguardistico che lo rende bisognoso di diversi ascolti (rigorosamente al buio, con le cuffie e completamente soli) al fine di capirne la vera essenza ed il vero significato che si materializza in una sorta di spirito elitario, alieno ma dannatamente umano, geniale in ogni minima inflessione in quanto espressione di menti che hanno fatto del genio la loro raison d’être e della sua trasformazione in arte musicale la propria missione.

Questo è il nuovo suono del Male.
Questo sono i nuovi Deathspell Omega.
Questo è il disco dell'anno.
Spaventosi.

Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 02 apr 2022 alle 21:21

Dope i Deathspell Omega a me piacciono tanto ma non sono un loro fan sfegatato, tu che li conosci meglio come mai l'hanno chiamata "terza era"? Complimenti per la recensione. Perchè la loro carriera può essere divisa in tre parti: la prima in cui suonavano black old style, la seconda in cui hanno virato verso sonorità "religious" e questa in cui suonano "altro". Grazie per i complimenti.

Inserito il 01 apr 2022 alle 17:28

Dope i Deathspell Omega a me piacciono tanto ma non sono un loro fan sfegatato, tu che li conosci meglio come mai l'hanno chiamata "terza era"? Complimenti per la recensione.

Inserito il 01 apr 2022 alle 14:36

Disco superlativo di un gruppo che cammina 5 passi avanti al resto della scena. Come mero esercizio retorico ancora non mi è chiaro se Aspa canta oppure no. Giravano voci (mai confermate al solito) su un suo allontanamento dovuto al fatto di essere un personaggio scomodo, tuttavia secondo me era perfetto per il ruolo. Sarebbe anche una scivolata in termini di immagine per i DSO, caso mai fosse vero.

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