Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2021
Durata:79 min.
Etichetta:Rottweiler Records

Tracklist

  1. SOUL RETCH
  2. LIGHT UPON THE PILLARS
  3. TO GAZE UPON DESTRUCTION
  4. ENTROPY
  5. DEAD WINTER FIELDS
  6. THE DARKEST NIGHTS
  7. THE GRIEVING
  8. THE ARCH OF TIME
  9. VERGE OF ANNIHILATION
  10. OBTAINING TRANQUILLITY
  11. AMID THE RIGHTEOUS OAKS
  12. FLESH AND THE POWER IT HOLDS (DEATH COVER)

Line up

  • Logan “Pathos” Thompson: vocals, guitars
  • Eero Tertsunen: guitars
  • Mason “Asaph” Beard: drums
  • David “Timōrātus” Napier: bass

Voto medio utenti

Nati nel 2017 come progetto solista del polistrumentista e cantante Logan “Pathos” Thompson, gli statunitensi Symphony of Heaven pubblicano il debut "The Season of Death" nel medesimo anno ma è solo nel 2019 che diventano una band a tutto tondo ovvero dopo l'ingresso del bassista David “Timōrātus” Napier, del batterista Mason “Asaph” Beard e del chitarrista Eero Tertsunen.

"Maniacal Entropik Discordium" è il buonissimo frutto dell'evoluzione della band che, avendo assimilato e messo in pratica gli insegnamenti di Behemoth prima maniera, Insomnium, Omnium Gatherum ed altri della seconda generazione di death melodico di stampo nord europeo, oggi sono in grado di muoversi con le proprie gambe senza paura di cadere sfornando un lotto di canzoni convincente e con poche sbavature.
Gli 11 episodi che compongono il disco (tralascio l'eccellente cover di "Flesh and the power it holds", non serve nemmeno dirvi di quale band...) mostrano una grande padronanza della materia sciorinando riffs carichi di aggressività e melodia, parti vocali abrasive e trascinanti, momenti eterei sottolineati da partiture elettroniche, accelerazioni brucianti e attimi di calma preludio di nuovi assalti sonori.
Ciò che convince particolarmente e rende scorrevole il disco, pur ammettendo una certa prolissità che forse poteva essere evitata (78 minuti...), è il lavoro sopraffino delle chitarre di Tertsunen e dello stesso Thompson: debitori finchè si vuole ai suoni cari a Niilo Sevänen e soci ma di certo in grado di incantare e far emozionare come nella miglior tradizione del melodeath.

"In questa vita, che sempre più spesso appare una valle di lacrime e ombre, l'oscurità che ci avvolge può sembrare infinita, impenetrabile ed opprimente. I nostri dolori sono abbastanza profondi da affogarci e le parole degli insensibili o degli indifferenti sciamano intorno alle nostre teste, mordendoci come insetti succhiasangue mentre i loro stivali schiacciano la nostr faccia nel fango freddo. Eppure, quando i demoni dei tuoi sogni banchettano con la tua fiducia ridotta a brandelli e fanno scorrere i loro artigli sul tuo cuore stanco e sanguinante, guarda oltre. Guarda all'orizzonte e all'arrivo dell'alba. Nessuna notte dura per sempre ed i primi caldi raggi di speranza possono perforare il buio tra un respiro e il prossimo. Tieniti stretto a quella speranza e sfidali: a terra ma mai vinto, mai domo."

Questo è il messaggio che alla testa di quell'assalto sonoro che risponde al nome di "Maniacal Entropik Discordium" lanciano i SOH: è un grido di sfida, un messaggio di speranza ed infine una celebrazione, un trionfo di fede e resistenza sulle avversità.
E se qualcuno dovesse storcere il naso di fronte al fatto che una death metal band possa veicolare un messaggio "cristiano" ed essere nel contempo credibile e feroce, per ricredersi non avrebbe da fare altro che mettere su questo disco.
Non fidatevi delle mie parole, fidatevi delle vostre orecchie.

Symphony of Heaven - "The Arch of Time"

Recensione a cura di Alessandro Zaina

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