A metà strada tra Rammstein, Ghost e Deathstars, ho il piacere di introdurvi ai
Dampf, gruppo composto da nomi noti della scena svedese, poggiante principalmente sulle spalle di
Martin ”E-Type” Erikson. La incredibile difficoltà a reperire informazioni sul combo, e la mancanza di un press kit dalla casa discografica, mi impediscono persino di completare la line-up e di tirare ad indovinare sul nome del bassista, visto che si dice abbia suonato a lungo nei Bathory, ma niente altro. Mi cospargo il capo di cenere, ma devo ammettere che forse è il capo della Gramophone Records /Warner Finland a doversi cospargere di qualcosa...
Ma passiamo alla musica. "
The Arrival" è marziale, ben prodotto, con delle chitarrone grosse grosse ed un cantato che oscilla tra la durezza di Till e la misteriosa ruffianaggine di Tobias Forge. Tutti i brani dell'album, o quasi, hanno gli stessi bpm e la stessa struttura, per quanto debba ammettere che non sono male, se vi piace un po' il genere e se riuscite a non annoiarvi. Potrei citarvi questo o quel pezzo, ma sono veramente intercambiabili, per cui il mio consiglio è: dategli un ascolto, ne basta uno, se vi piace un pezzo allora vi piacerà l'intero album! E viceversa....
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