Questo è un ultimo sentito omaggio ad un vero amante dell’underground, chi avesse conosciuto
Antonio Pasquini detto
Ant, la mente creativa che si celava dietro i
Frentrum avrebbe trovato una persona calorosa e che non si poteva non volergli bene.
Io l’ho conosciuto al tempo della mia webzine; ci siamo capiti al volo, forse perché aveva percepito la stessa passione che ci accomunava e da lì è partito un discorso che purtroppo si è bruscamente interrotto dalla sua improvvisa scomparsa nel 2020.
Ma la famiglia ora ha deciso di pubblicare il testamento artistico di
Ant con la collaborazione dei tanti amici che lui aveva e per i quali aveva prestato servigio nei lavori di queste persone; abbiamo personaggi noti a chi bazzica come me l’estremo tricolore come
Felix Catus, Schizoid, Iblis, Hesperus e molti altri.
Le tracce hanno una chiara impronta black metal di matrice darkthroniana, anche se non si disdegnano sperimentazioni oltreconfine come nell’acustica “
Linee di vette” già presente nello split omonimo coi
Movimento D’Avanguardia Ermetico del 2015 che custodisco gelosamente.
Oppure il fascino ambient della lunga “
Auden”, atmosfere rarefatte e che ti portano lontano per poi ecco arrivare il mid tempo tagliente e nerissimo di “In a timeless land”.
Tanto per dire che il nostro avesse influenze oltre al black metal ecco la versione molto personale estremizzata del classico beatlesiano “
Come together”.
Come vedete non ho voluto fare il coccodrillo in primis perché non ho mai sopportato certi articoli e poi penso che nemmeno lui sarebbe piaciuto perciò fatelo vostro se siete aficionados dell’estremo italico e rendetegli omaggio facendolo pompare a tutto volume, dovunque tu sia
Ant, ciao e porterò sempre avanti il nostro credo nell’underground metal nostrano!
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