Dopo il favoloso
“Plastic Green Head”, la mirabile opera di ristampa dell’
Hammerheart continua con l’album di ritorno dei
Trouble.
I
Trouble come visto poco dopo la seconda metà degli anni ’90 per
vari motivi si sciolsero e alcuni membri continuarono il loro percorso musicale per poi tornare all’ovile nei primi anni 2000.
Dopo circa cinque anni dalla reunion live, lo storico gruppo americano tornò con quello che fu il suo settimo album in studio
“Simple Mind Condition”, subito seguito da un
gradevole unplugged fuori tempo massimo.
Con la ristampa del 2022 l’ottima
Hammerheart ha ben pensato di includere un secondo cd bonus con l’apprezzabile
“Live in Stockholm” uscito nel 2006 in formato dvd. Un bel pacchetto, non c’è che dire, non trovate?
Questo
“Simple Mind Condition” a suo tempo rappresentò un buon ritorno per un nome storico tanto per il
Doom quanto per lo
Stoner, una felice ancora per i fans dei
Trouble , nonché l’ultimo lavoro in studio con alla voce il loro storico cantante, il
recentemente scomparso Eric Wagner.
Album di buon livello che rappresenta un ponte ideale tra le due fasi artistiche avuto dalla band, il tutto incollato da una preponderante verve Hard Rock.
E anche se i fasti di un
“Manic Frustation” sono lontani, c’è ben poco da recriminare ai musicisti coinvolti: le canzoni funzionano, seguono la scia di quella direzioni più asciutta e concisa degli ultimi lavori, si continua a guardare ai favolosi anni ’70, a volte però sfiorando le atmosfere dark e plumbee dei primi lavori, recuperando quindi in parte quella vena riflessiva e malinconica che si era persa con
Rick Rubin, il tutto con la classe e l'esperienza di musicisti maturi.
Difficile chiedere di più da un disco di ritorno, anche perché diciamolo pure chiaramente fuori dai denti: spesso questi ritorni sono di un livello imbarazzante.
A tutto questo viene aggiunto un secondo disco con un live davvero gradevole, una sorta di sunto della carriera di una band tanto importante quando sfortunata.
Un live a suo tempo trattato nella versione in dvd dal mitico
Fabrizio Dr. Stonerman Bertogliatti e
QUI vi rimando alla sua recensione dell’epoca per avere un quadro completo di quello che a conti fatti è un ottimo excursus su disco.
Di mio mi limito a dire che questa ristampa, grazie soprattutto a questo disco bonus può rappresentare un ottimo cavallo di troia per qualunque novizio che non si è ancora avvicinato per i più disparati motivi alla musica dei
Trouble,
Dopo il pasticcio della ristampa di
"One For The Road / Unplugged" la
Hammerheart ha fatto sia le pentole che i coperchi!
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