Non c’è davvero più niente da aggiungere sulla produzione di
Andy Tillison. L’ennesimo, lunghissimo album dei suoi
The Tangent non sposta di una virgola l’equilibrio raggiunto con
“Auto Reconnaissance” e con i suoi predecessori, e si caratterizza per la “solita” nostalgia canterburyiana (
“The Changes”), che saltuariamente risulta un po’ più ruvida ed esotica (è il caso della strumentale
“The GPS Vultures”).
Un approccio un po’ più moderno traspare da
“The Lady Tied To The Lamp Post”, che mette a sistema pop, momenti heavy e qualche timida concessione elettronica, prima della più canonica
“Wasted Soul”, dalle tinte soul. Dopo quattro canzoni per un totale di sessanta minuti (!) ecco
"In The Dead Of Night”, una cover - fedele quanto basta - di un iconico brano degli UK di John Wetton, in cui è difficile individuare un vero valore aggiunto.
Si può chiudere un occhio sui dischi brutti, ma non su quelli noiosi.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?