Copertina 7,5

Info

Demo
Genere:Death Metal
Anno di uscita:2003
Durata:non disponibile

Tracklist

  1. INTRO
  2. WORDLESS REALITY
  3. DISHARMONORUS
  4. DYING SPEECHERS
  5. LIFE'S BEYOND
  6. MY INNER DREAMS
  7. SADNESS THEY FEAR
  8. VISION OF A FORGOTTEN MEMORY
  9. WHEN THE SILENCE CRIES
  10. OUTRO

Line up

  • Romano Monero: vocals
  • Dino Vicedomini: guitars
  • Alessandro Uccello: guitars
  • Ilenia Vicedomini: keyboards
  • Emanuele Ammendola: bass
  • Pasquale Passarelli: drums

Voto medio utenti

La scena underground estrema in Italia sta vivendo indubbiamente un periodo di crescita e di brillantezza come raramente successo negli anni passati. Regioni come Lazio, Puglia e Campania stanno diventando la culla di nuovi gruppi pronti per essere lanciati e proposti al grande pubblico. Uno di questi prende il nome di Captivus Diaboli, diabolico sestetto fondato dal chitarrista Dino Vicedomini (un nome che fa black metal da solo) attivo sin dal 1996 e con all'attivo un promo-cd e questo disco d'esordio, intitolato "The Colours Of Silence", inizialmente destinato ad uscire per la Pulsar Ligth Rec. ma alla fine autoprodotto dai Captivus stessi. I nostri si definiscono come una death metal band con molteplici influenze e digressioni che sconfinano nel progressive, anche se a mio avviso qua e la spunta preponderante una certa matrice black metal sinfonica, che, con il proseguire del disco , si unisce sempre più intimamente a passaggi tecnicamente complessi, che riportano alla mente qualche idea portata avanti da "gentaglia" quali i primi Atheist o gli ultimi Pestilnce. Sicuramente uno dei pregi che si possono riscontrare negli otto effettivi brani presenti su disco è la qualità (e la quantità) dei riffs proposti dalle due asce infuocate, che scolpiscono una solida base ritmica sulla quale spesso volteggiano come una danza di stelle le melodie disegnate dalle tastiere di Ilenia, anche se talvolta si soffermano in partiture non troppo originali o particolarmente incisive. Anche la registrazione si pone su livelli solo discreti, ma probabilmente questo è stato causato dai problemi avuti per la produzione del prezioso lavoro. "The Colours Of Silence" si rivela quindi come un esordio quanto mai azzeccato, e i Captivus Diaboli dimostrano di essere già in piena forma, pur mantenendo dei margini di miglioramento che non possono che far sperare per il meglio. Li consiglio a chiunque voglia passare una mezz'ora abbondante in compagnia di sonorità elegantemente violente, complesse ma mai astruse, che esulano da quello che è il death/thrash di tendenza che tanto imperversa in Europa in questi giorni.

Contatti: captivusdiaboli@libero.it
Recensione a cura di Roberto 'Robbyy' Corbatto

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