Provengono dalla Polonia e debuttano per la svedese
Blood Harvest. I
Clairvoyance sono un quintetto che da pochi anni ha mosso i primi passi nell’affollato mondo del death metal ma sembrano avere le idee molto chiare su quale direzione impostare la propria musica.
Il cinque pezzi debut
“Threshold of nothingness” è un mini album della durata di quasi venticinque minuti – un minutaggio importante che ci permette di farci una idea piuttosto precisa dei Nostri – costituito da un death metal che guarda alla tradizionale musica estrema americana degli anni 90, attingendo sia dall’esperienza floridiana (
Morbid Angel in primo piano), sia da quella più lenta e soffocante che fa capo agli immensi
Incantation padroneggiando la materia con molta, moltissima cognizione di causa.
Già durante l’ascolto dell’opener
“Decline into oblivion” si avvertono le giuste vibrazioni, quel senso di oscuro e perverso disagio e di strisciante caos che si agita nel buio che rendono il contenuto di
“Threshold of nothingness” decisamente appetibile ai deathsters più consumati.
Un cinque pezzi minaccioso e che non molla il colpo, intenso e senza cali di tensione, capace di esser convincente sia nei passaggi più tormentati che in quelli più dinamici che ha il suo acme nella conclusiva
“Tarnished vessel”, brano in cui il quintetto riassume la propria visione musicale.
Che aspettate ad ascoltarlo?
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