Cinque anni di età (discografica), e i
Virtual Symmetry non ci hanno mai deluso; tanti buoni dischi, un prog metal solido e mai scontato, una band potente e tecnicamente dotatissima, da
Marco Pastorino a
Valerio Villa, al bravissimo
Alfonso Mocerino dietro le pelli, per non parlare delle tastiere di
Mark Bravi (ci torneremo) e al basso mai scontato di
Alessandro Poppale.
E questo nuovo capitolo autointitolato non fa che confermare la bontà della proposta dei nostri eroi: il prog-metal più dreamtheateriano (anche nell'accezione moderna) che possiate immaginare, ma senza quel cane gobbo di LaBrie (tutt'altro, Pastorino canta alla grande); composizioni dispari ma ben infarcite di arrangiamenti metal; le tastiere in una posizione di assoluto equilibrio, senza mai essere inutilmente invadenti e coprenti, ma in grado anzi di ritagliarsi il loro spazio per splendere, nei solos come nelle architetture di supporto dei brani.
L'album parte in maniera coraggiosa: 20 minuti di title-track! E siamo già in una incredibile giostra emotiva, in cui la band fa manifesto delle proprie capacità. I brani più catchy, come "
Come Alive" o la potente "
The Paradise of Lies" (una delle mie preferite), riescono a non togliere un grammo alla perizia tecnica dei nostri, che gestiscono tempi in 7 o in 11 con la naturalezza dei grandi. E poi mi dicono che gli arrangiamenti non contano niente, in un disco, pfff...
Tra le tante belle canzoni c'è anche spazio per un brano (per metà) in italiano, "
Fantasie di Verità"; per come sono fatto io, è sempre un'occasione per storcere il naso, non riesco ad associare la nostra lingua al prog-metal, per quanto il pezzo summenzionato non abbia davvero nulla da farsi perdonare, a partire dal bellissimo riff di organo che fa tanto Spock's Beard, cosa che adoro.
Il livello rimane alto fino alla bella "
Insomnia" posta in conclusione, e sono tanti i momenti in cui l'amante del prog può godersi un sussulto, un tecnicismo, una virata improvvisa; ciò nonostante, "
Virtual Symmetry" mantiene la melodia orecchiabile e un'attitudine che funziona davvero bene.
Ennesimo centro di una band che finora, miracolo, non ne ha sbagliata mezza.
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