Meraviglioso il nuovo EP dei fratelli Lunesu, "i Dream Theater sardi", che tornano con questo "
Mediterraneo" (album dalla copertina bel-lis-si-ma). Ritroviamo
Marco Pastorino dietro il microfono (Marco, ma dormi mai???), qui nella sua sessantottesima band, come un Mike Portnoy nostrano! Ma il motivo è presto svelato: quando sei un ottimo chitarrista, un cantante eccelso, una persona affidabile e con cui è facilissimo lavorare, è ovvio che chiunque faccia a gara per averti a bordo.
Il combo ci propone qui 5 tracce, per una durata di poco inferiore ai 24 minuti, in cui le coordinate sonore di base sono proprio quel prog-metal di Theateriana memoria; influenze mediterranee sono rintracciabili però qua e là, in particolare (manco a dirlo) nella title track, posta in fondo al disco, e che riesce a fondere i tecnicismi strumentali con una melodia avvolgente, che non ti fa perdere il filo del discorso e che rimane a condurre. Mi piace molto l'opener "
Ocean Lies", e ho trovato ben costruito il dolce intermezzo di "
Leaves", ma è forse "
Revelation Day", un po' più Rush e musicalmente coinvolgente, che al momento merita il premio di canzone prediletta.
L'unico difetto di "Mediterraneo" è che dura poco. Fatelo vostro.
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