Dopo quasi un anno a 'lamentarmi' per la qualità media di questa annata estrema ecco che con il 'fiorire' dell'autunno, spuntano come i funghi, nuovi succulenti gruppi … a dire il vero i
Firtan più che una novità sono un bel deja-vu, un po' come quello che hanno i nostri cari anziani che di anno in anno riescono sempre a trovare 'quel posto che conosco solo io' dove i funghi abbondano … i precedenti lavori, soprattuto '
Okeanos', avevano messo in luce una band con tanto talento e altrettante soluzioni stilistiche (estreme) . Vista l'abilità nel saper miscelare sapientemente queste sensazioni potremmo tranquillamente parlare di
Firtan come di una band di 'progressive black metal', ma a differenza di un'altra grande band 'simile', distintasi ultimamente, cioé gli americani
Tomarum, i nostri tedeschi sono sempre molto oscuri, 'uggiosi' e pesanti, come un pomeriggio autunnale di pioggia … Tra le tante influenze che si incastrano su un sapiente tappeto black metal, risaltano certamente dei richiami al pagan meno scontato, all'atmospheric più ispirato e anche ad un certo post black metal di classe. In questo calderone, dove é facile perdersi, é la qualità costante dei pezzi a fare da trade union e l'ascolto fila via che é un piacere tra tempi sostenuti e momenti più atmosferici, sempre e comunque sostenuti da un feeling nero. Come la maggio parte delle proposte estreme provenienti dalla terra dei crucchi, anche 'Marter' é un albun che corre sul sottile filo dell'aggressione, mediata da un buon gusto melodico e questo non puo' che rallegrare i meno estremi tra voi … tra castagne e uve appena vendemmiate sono i 'nuovi' funghi le vere sorprese dell'autunno … Buonissimi
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