Pensare alla Basilicata, vuol dire ormai nel metal pensare all'Agglutination festival, punta dell'iceberg di un movimento che anche al sud, a volte sotto la cenere, sforna band e realtà importanti. Proprio da quel sottobosco e dalla stessa terra lucana arrivano i
Walkyrya, nome nuovo ma costituito da gente di esperienza, (probabilmente il nome Nothung dirà qualcosa ai i più vecchi di voi). L'act potentino affila le armi proponendo un demo di sette pezzi, più intro e outro, che nel suo fluire lambisce vari sottogeneri, a testimonianza di come la band voglia sfuggire alle catalogazioni per ricercare con ostinazione una propria unicità. L'idea dominante che pervade il demo è comunque di regalare musica potente ed allo stesso tempo evocativa, come appare subito chiaro dall'iniziale "Nella Memoria", brano dai toni power thrash costruito su un chorus epico e introdotto da una parte del cantato molto teatrale. Stesso discorso vale per "Secret Of The King", altro pezzo dai forti toni epici, come nel precedente decisivo l'uso delle tastiere, introdotto da alcune rime di Isabella Morra, poetessa lucana del '500 sulla cui triste storia e struggente poesia vi invito ad indagare. Più immediata rispetto a queste appare "Ultimo Tormento", classico power anthem molto diretto, ben costruito su un testo in italiano insolitamente 'letterario' per una esecuzione 'in your face' come questa; ancora commistione tra potenza ed 'evocazione' in "Dust On My Skin", brano per la verità una spanna sotto i precedenti, che apre le porte per una inedita versione 'speed' di "Ring Of Fire", classico country del compiano Johnny Cash. All'appello mancano i due pezzi forse meno ortodossi rispetto al contesto ma non meno interessanti: una ballad acustica intitolata "One More Time", dall'appeal 'heighties' e per converso una trascinante "Metal Bull" cadenzata thrash song che vede la presenza di Tommy Massara come 'guest' in un eccellente assolo. Un demo ben costruito ed equilibrato, unico neo una registrazione ancora debole rispetto alla media di ormai molti lavori autoprodotti, un peccato comunque perdonabile rispetto alla musica offerta. Pronti a farvi sedurre dalla 'Walkyrya'?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?