Dopo aver fatto parlare (bene) di se con l'omonimo mini album del 2020, esordiscono su lunga distanza i Funeral Harvest da Trondheim, ma non solo, infatti alla guida di questa ferale band troviamo il 'nostro' Lord Nathas (già con Fides Inversa, Nathr, Nathas etc) che ne costituisce anima (nera) corpo e condotta spirituale … 'Redemptio' é un album di black metal feroce, diretto ed essenziale, ma mai banale, sciatto o affrettato, infatti sotto la sempre presente corazza di violenza si erge un lavoro certosino in fase di arragiamento e produzione per permettere alle songs di deflagare in tutto il loro 'infernale splendore'. 'Redemptio' é un'opera nel senso completo e totale del termine, con un pezzo come 'Fire Sermon', che nasce da un arpeggio calmo e 'messianico' per poi portarci dritti dentro ad un vortice di note, e quando pensiamo di aver 'inquadrato' il mood del pezzo ci spiazza con cori sinistri e vocals diaboliche, in un continuo scompenso emozionale dovuto, in parte, anche alla presenza di guest come Wraath/Enstad e Ahzari. Altrettanto potrebbe dirsi per 'Principum Et Finis' o per la conclusiva 'Sorath' , dove parti dirette e telluriche vengono alternate ad altre più 'ragionate e atmosferiche'. 'Antithesis' , 'Womb Of Snakes' o 'The Crimson Night Tide' (la mia preferita) sono invece più violente e dirette, come da tradizione, e ci mostrano una band solida e convincente alla prese con velocità e distruzione a profusione . Notevole il lavoro testuale ad opera di Roberta Perone, che ha saputo infondere alle liriche una blasfema profondità capace di andare ben oltre i classici cliches e stilemi 'satanici' … Invito caldamente tutti gli amanti del black metal feroce, aggressivo e di sostanza a non perdere l'appuntamento con un album di gran valore che saprà soddisfare la vostra voglia di 'classicismo' senza per questo essere scontato o retro' . Esordio di qualità