Il contributo dato dagli
Incantation al Death Metal è indiscutibile. La band, da sempre guidata da l’inossidabile
John McEntee ha raggiunto il traguardo del trentennale dal debutto su
Relapse di
“Onward to Golgotha”, un risultato notevolissimo che doveva esser in qualche modo festeggiato con una uscita ad hoc.
Ascoltare
“Tricennial of Blasphemy” è come sfogliare un album di ricordi. Nel doppio lp – e triplo cd – trovano spazio trentuno brani che ripercorrono il cammino della band statunitense dagli esordi ad oggi con un occhio di riguardo al materiale più difficilmente recuperabile, ovvero quello contenuto nei tanti EP e compilation uscite nelle tre decadi di dedizione alla causa.
Le danze però le apre un brano inedito dal titolo
“Pest savagery” - che si ricollega idealmente a quanto sentito nell’ultima opera in studio dei nostri
“Sect of vile divinities” - per poi lasciare spazio alle cosiddette “Rarities & B-sides” senza però seguire un preciso ordine cronologico di pubblicazione quanto ad una più elastica, nonché comoda, appartenenza al decennio d’uscita.
Lontana dall’essere una operazione di raschiamento del barile, in
“Tricennial of Blasphemy” troviamo delle bombe sonore come “
Scapegoat”,
“Thieves of the cloth”, “Absolved in blood”, la cover di
“Hell awaits” accanto autentiche chicche quali ad esempio, le tracce registrate nel 1996 dal singer dei
Mortician,
Will Rahmer (brani che poi verranno riutilizzati, con alcune modifiche, in
“Diabolical conquest” e “
The infernal storm”). Il filo conduttore dell’intera operazione è però costituito dall’infernale ferocia con la quale gli Incantation si sono approcciati al death metal nel corso degli anni, affinando non solo l’abilità come musicisti ma, soprattutto, il proprio stile fino a trasformarlo in un marchio di fabbrica che costituisce ancora oggi un punto di riferimento per tante band.
La chiusura dell’opera è lasciata a sette interessanti tracce live registrate in diverse esibizioni fra il 2010 ed il 2014 – tenendo conto che il
“Live blasphemy” è uscito più di 20 anni fa, la loro inclusione in questa raccolta acquista un maggior senso – nelle quali la band mostra tutta la propria abilità ed esperienza.
“Tricennial of Blasphemy” è una poderosa, titanica uscita. La dimostrazione, se mai ce ne fosse stato il bisogno, di quanto grandi siano gli
Incantation.
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