Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2022
Durata:52 min.
Etichetta:AFM Records

Tracklist

  1. FULL OF SURPRISES
  2. BLOOD IN BLOOD OUT
  3. DESTROYERS OF THE NIGHT
  4. FEAR NO EVIL
  5. EVIL THE GUN
  6. MARTYRS BURN
  7. BLOOD ON THE LAND
  8. NIGHTMARES IN MY MIND
  9. SELLING OUT
  10. FREEZIN
  11. TRUTH NEVER MATTERED
  12. WE ARE LEGEND (YOU AND I)

Line up

  • Don Van Stavern: bass
  • Francesco Jovino: drums
  • Herman Frank: guitars
  • Michael Pesin: guitars
  • David Reece: vocals

Voto medio utenti

Sicurante questi ultimi due anni hanno rappresentato per chi ama ascoltare heavy metal senza compromessi sono stati fruttuosi, e non mi riferisco solo alle novità delle band 'novizie' come Traveler, Riot City, o Eternal Champion. Evidentemente anche i vecchi leoni hanno ancora la volontà di ruggire, dato che Herman Frank, conosciuto anche per aver fatto parte degli Accept contribuendo alla scrittura di 'Balls To The Wall', ma anche per essere poi tornato tra il 2009 e il 2014, non sembra voler dimostrare il minimo segno di cedimento, mostrando un songwriting ancora carico e abbastanza ispirato.

Direte allora, è già il tempo del successore di 'Two For A Lie', ultimo album della sua band omonima uscito lo scorso anno? No, perchè stavolta il 63enne tedesco ha richiamato a sè un altro pezzo con i trascorsi negli Accept, David Reece, che ne ha fatto parte tra il 1988 e il 1989 cantando sul pettinato, ma non per questo insufficiente 'Eat The Heat'. Dal canto suo, anche Reece negli ultimi anni è stato tutto fuorchè fermo, passando da dischi pubblicati sotto la sua band omonima, ai John Steel, fino ai Wicked Sensation. Questi due musicisti hanno allora avuto la brillante idea di riunirsi sotto un monicker unico, Iron Allies appunto, e pubblicare questo debut album 'Blood In Blood Out'.

Immagine

[Foto fornita da comunicato stampa]

Come era abbastanza prevedibile, l'album non mostra fondamentalmente nessuna particolare sorpresa. Si viaggia dai mid tempo di stampo acceptiano come quello della Titletrack o 'Martyrs Burn' (che ricorda un po' i Dream Evil), alle vere e proprie accelerate al fulmicotone rappresentate da 'Fear No Evil' o 'Blood On The Land'. Colpisce il fatto di come sia Reece che Frank riescano a dare a 'Blood In Blood Out' quel quid in più, o X-factor che dir si voglia, che molto spesso invece manca nei loro dischi relativi ad altri progetti. Un po' come quando nel wrestling si dice che alcuni wrestler hanno una chimica tra loro, questa chimica qui è assolutamente presente. Nessun riff vi sorprenderà, ma ciò che spicca è sia la freschezza della voce di Reece che senza particolari acuti, che l'adrenalina e il vigore degli assoli di Frank, mentre invece alla batteria Francesco Jovino (anche lui indovinate un po', batterista di David Reece, oltre che ex-U.D.O. e Primal Fear) segue le direttive, in termini musicali, dei due sopracitati alla perfezione. La seconda parte dell'album prosegue senza sussulti, con la doppietta 'Freezin' / 'We Are Legends (You And I)' ad ergersi come qualità, con la loro marcia coinvolgente che funzionerà senza dubbio in live.

E' forse vero che recentemente ci sono troppi pezzi sparsi degli Accept in giro a pubblicare dischi su dischi, ma visto che da una parte abbiamo il buon Hoffmann che guida la baracca in maniera autonoma, gli U.D.O. che non solo si dividono a loro volta (Dirkschneider & The Old Gang), e ora questi Iron Allies, ma finchè la qualità resterà su buoni livelli non penso abbia senso lamentarsene, e se si rimarrà sempre sullo standard di 'Blood In Blood Out', direi che il futuro si presenta sicuramente roseo.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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