Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2022
Durata:40 min.
Etichetta:Eternal Death

Tracklist

  1. PENITENCY
  2. SPIRIT
  3. THE SECRECY
  4. MOSS AND MOUNTAINS
  5. BONES OF STONE
  6. UNMOOR

Line up

  • Chris Danecek: guitars, bass
  • Karl Chamberlain: vocals (guest)
  • Ian Jacyszyn: drums (guest)

Voto medio utenti

Ogni volta che in redazione arriva un album estremo proveniente dall'Est Europa, cerco sempre di accaparrarmelo. Non che ci sia la coda per "certa" musica, ma essendo morbosamente attratto da ogni cosa che viene fuori da quelle parti, sono sempre in prima fila e, difficilmente, faccio male.
Il debutto di Skála, progetto della Repubblica Ceca, conferma, di nuovo, le mie intuizioni.
"The Secrecy" è, infatti, un album interessantissimo, certamente personale e incredibilmente catchy pur essendo un concentrato di Black Metal dal taglio "rozzo" e gelido.
La capacità più grande di Chris Danecek, mastermind del gruppo, qui accompagnato da due ospiti alla voce ed alla batteria, è quella di saper intrecciare un suono di matrice nordica, oscuro e maligno, con un approccio più classicamente Heavy, quasi Rock, in grado di conferire alla sua musica una vena melodica davvero indovinata la quale, tra arpeggi, pattern delicati perfettamente incastonati tra scream acido e blast beats, evidente appartenenza alla propria Terra, ammanta l'album di una atmosfera quasi mistica e luminosa che, difficilmente, troveremmo in un album estremo.
"The Secrecy" non assomiglia a niente e nessuno, non si rifà al passato e non vive nel presente: tra le sue note ascolteremo epicità, veemenza, cupezza, splendore, semplicità mista ad intrecci più complessi, arrangiamenti e registrazione curati nel dettaglio, aperture di grande coinvolgimento emotivo e, in particolare, un songwriting ispiratissimo che amalgama elementi differenti con perizia e rara maestria.
Skála non è un nome famoso, ma all'interno del suo debut ci sono tante idee e tanta qualità che farebbero la felicità di nomi ben più importanti ormai parodia di se stessi e questa cosa, a ben guardare, mi fa una grande rabbia perché basterebbe cercare bene per scoprire gioielli neri, maestosi, concepiti per farti viaggiare lontano con la mente ed i sensi, come "The Secrecy", un lavoro facilmente accessibile anche ai non addetti ai lavori ma profondissimo nel suo puro spirito misantropico e guerresco.
Spero che un minimo di "successo" arrida ad un gruppo che dimostra di avere tanto da dire, cosa, questa, che oggigiorno non è scontata proprio per niente.

Grande sorpresa!
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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