Copertina 7

Info

Anno di uscita:2022
Durata:37 min.
Etichetta:Iron Shield Records

Tracklist

  1. SPEED INFERNO
  2. RADIATION OVERLOAD
  3. NEW WORLD CRUCIFIXION
  4. BARBARIANS OF DOOM
  5. KEEPERS OF THE BLADE
  6. RETURN TO THE STEEL
  7. SHOCK COMBAT
  8. RISING EVIL
  9. HEADING FOR A ROAD

Line up

  • Carmine DeCicco: vocals
  • Helvecio Carvalho: guitars
  • Fife Samson: guitars
  • Cristiano Lobo: bass
  • Derek Jay: drums

Voto medio utenti

"Il futuro è il passato" non è solo un modo di dire (oltre al titolo del settimo capitolo della saga di X-Men), ma per molti metalhead è una scelta di vita e per tante band rappresenta proprio il percorso musicale che hanno deciso di intraprendere e talvolta, guardando all'attuale scena Metal, il sospetto è venuto anche a me.

Beh... di dubbi non ne hanno invece i Seax (dal nome di una spada usata dai Sassoni), formati nel Massachusetts nel 2009 e arrivati al loro primo album, "High on Metal" del 2012, con quella che era già una dichiarazione d'intenti, ribadita a cadenza biennale dai successivi "To The Grave" e "Speed Metal Mania", per passare poi a un intervallo di tre anni prima del successivo "Fallout Rituals" e altrettanti per il nuovo di zecca "Speed Inferno", uscito per la teutonica Iron Shield Records.

La titletrack è una via di mezzo tra i vecchi Exciter e gli Slayer di "Show No Mercy", con controcori ben scanditi alla Exodus, e se l'opener funziona perché cambiare? Le successive canzoni si muovono sulle stesse coordinate, con il cantante Carmine DeCicco che talvolta mi ha ricordato l'approccio sguaiato e isterico di Tony Portaro dei Whiplash di "Power and Pain" e in altre Don Doty dei Dark Angel di "We Have Arrived".
Si tratta comunque di accostamenti dovuti più che altro alla fedeltà con cui i Seax affrontano la materia e senza mostrare cedimenti per l'intero disco, dato che non credo che DeCicco si sia messo d'impegno nel cercare di imitare l'uno o l'altro, e tantomeno uno dei tanti altri screamer che hanno caratterizzato la scena Power Speed negli eighties.
Chiaramente, l'innovazione non passa da queste parti, ma se volete riassaporare certe emozioni senza andare a togliere la polvere dai vecchi vinili e cercate qualcosa di "nuovo", i Seax fanno al caso vostro.

Come disse - se ricordo bene - il buon Leonida prima di scaraventare i messaggeri poser nel pozzo: "This is Sp... eed Metal!"


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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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