Quando una band giunge al 13esimo disco di una carriera ormai trentennale bisogna sempre rendere il giusto merito: chi non lo capisce probabilmente non si immagina nemmeno quanto sia complicato pubblicare anche solo 1 disco, specialmente in un mercato maturo e spesso saturo come quello dell'HM.
I tedeschi
Lacrimas Profundere tagliano questo traguardo con "
How to Shroud Yourself with Night", successore di "
Bleeding the Stars" del 2019, uno dei dischi che in questi 3 anni hanno stazionato con più frequenza nel mio stereo.
Insieme all'inossidabile
Oliver Nikolas Schmid (presente nei LP sin dagli albori) ritroviamo la medesima lineup del precedente album, e i risultati si sentono già al primo ascolto.
"
How to...." prosegue il cammino iniziato dal suo predecessore, fedele all'idea del combo di rituffarsi nelle sonorità che ne avevano contraddistinto gli esordi: troviamo quindi gomito a gomito brani dark/gothic come "
A Cloak Woven of Stars", "
In A Lengthening Shadow" o "
The Vastness of Infinity" e canzoni più aggressive e pesanti quali "
Unseen" e "
To disappear in you".
Messo alle strette, se proprio fossi costretto a scegliere, ammetterei di preferire "
Bleeding the Stars" proprio per la sua principale peculiarità: le canzoni ti restano addosso come una seconda pelle già al primo ascolto, caratteristica che mi pare leggermente venuta meno nel nuovo lavoro.
Disco che ad ogni buon conto conferma quanto di buono la band ha fatto sin dagli esordi e che rende i
Lacrimas Profundere un gruppo solido che difficilmente "toppa" un album.
Quanti altri possono dire la stessa cosa dopo 3 decadi?
Lacrimas Profundere - "
How to Shroud Yourself with Night"
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