Copertina 3

Info

Demo
Genere:Black Metal
Anno di uscita:2004
Durata:40 min.

Tracklist

  1. NECROGOAT OF ARMAGEDDON
  2. BLACK MISANTHROPY
  3. HUMAN EXTERMINATION
  4. BASTARD NAZARENE
  5. THE KEY FOR BLACK WISDOM
  6. BOOK OF SILENCE
  7. TEMPLE OF NOISEX

Line up

  • Lord Gorgoroth: vocals, drums
  • Lord Sanguinarian Fetus: guitars, synths, bass

Voto medio utenti

Ho provato a cercare qualcosa di positivo in questo demo, ma davvero non ci sono riuscito. Sarà demerito mia o sarà l'incapacità del gruppo in questione, fatto sta che "In Nomine Hirci" è un autentico disastro... e probabilmente uno dei peggiori lavori che abbia mai sentito. L'emblema della disfatta è rappresentato già la prima canzone, "Necrogoat Of Armageddon" (terribile titolo), brutta, stonata, registrata in maniera pessima, con un riff portante che è quanto di più riciclato si potesse concepire. Anche lo screaming, sforzato e poco naturale, contribuisce ad affossare la canzone... e non saranno qualche accenno di growling o una parte di voce pulita simile al lamento di un vecchio a risollevare la prestazione vocale. Più che noia, l'ascolto provoca un vero e proprio fastidio. Inizio a sperare che dalla seconda traccia qualcosa cambi, ma purtroppo vengo immediatamente smentito. La velocità cala - "Black Misanthropy" è praticamente un mid-tempo - ma il risultato rimane sempre lo stesso: anche alle prese con un pezzo death/doom il gruppo non riesce a risultare incisivo anche a causa di un'eccessiva prolissità. In questo caso però il riff principale risulta migliore, pur non facendo gridare al miracolo. Proseguendo con l'ascolto, "Human Extermination" ci presenta l'esperimento che verrà approfondito poi nelle ultime tracce. Un industrial sporco e rumorista, che mi ha annoiato fino alla morte, provocandomi spesso e volentieri la voglia di mettere definitivamente a tacere questo cd. "Bastard Nazarene" è forse il prezzo migliore del lotto, abbastanza groovy e trascinante, ma in questo caso il termine "migliore" è da prendere con le molle... sarebbe come dire "il meno peggiore". A partire da "The Key For Black Wisdom" prende il sopravvento l'anima industrial di cui ho parlato poco fa, con gli stessi scadenti risultati fino alla risollevante fine di questo sfacelo. Lo sconforto aumenta soprattutto quando penso alla fuorviante biografia del cd, in cui venivano citati mostri sacri come i VNV Nation e gli Aborym. Mi dispiace, ma i Satan (pessimo monicker, tra l'altro) non si avvicinano minimamente a queste band, e oltretutto non rappresentano neanche - come vorrebbero farci credere - lo stadio ultimi dell'evoluzione black metal, in quanto le due direzioni (black e industrial) vivono di vita propria senza mai praticamente venire in contatto l'una con l'altra. I Satan suonano esclusivamente True Arisk Industrial Black Art... mi viene da sorridere.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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