Copertina 7,5

Info

Demo
Anno di uscita:2004
Durata:10 min.

Tracklist

  1. LIGHT OF THE UNKNOWN
  2. WHITE LIGHT

Line up

  • Vascè: vocals
  • Salvatore Vecchio: guitars
  • Luca Bernazzi: bass
  • Simone Damiani: keyboards, percussions
  • Damiano Giongati: drums

Voto medio utenti

La cosa più triste a cui mi è capitato di assistere nell'ambiente musicale sono quelle bands che incidono - non senza difficoltà - un disco, per vederlo poi ammuffire nel dimenticatoio di qualche etichetta "distratta". Alcuni album vedono poi la luce con un'uscita anacronistica, quando ormai gli stessi autori non ci si riconoscono più. Altri devono proprio metterci una pietra sopra ed iniziare un nuovo percorso musicale. E' questo il caso di Salvatore Vecchio e Simone Damiani, che dopo le vicissitudini come Ivory, hanno fondato gli Attitude, un progetto orientato decisamente alla jazz-fusion, con cui hanno realizzato anche un paio di interessanti uscite. Ma la mancanza del sano (e sacro..) metallo si è fatta sentire, cosi si sono riuniti ad un altro ex-Ivory, quale il bassista Luca Bernazzi, che nel frattempo aveva dato vita ai Meridian. A questo punto ai neonati Ecliptica mancava solo un frontman, una situazione che ha permesso il ritorno in azione di Vascè, vocalist sui primi due album degli Highlord, dai quali si era poi separato un paio d'anni fa. Il primo passo ufficiale del gruppo è quindi questo "Light of the Unknown", che purtroppo ci propone solo un paio di pezzi, un fattore che non permette di stilare un giudizio a 180 gradi sugli Ecliptica. E' sicuramente sufficiente però a definire lo stile del gruppo, che lasciato da parte l'aspetto neoclassico presente a suo tempo negli Ivory, ne potenzia quello più progressivo, garantito dal livello tecnico dei musicisti, che comunque non latitano nemmeno sotto l'aspetto del feeling grazie all'interpretazione di Vascè. Venendo ai due pezzi presenti sul demo, ho trovato eccezionale la parte centrale di "Light Of The Unknow", con quelle percussioni in prima linea che poi sfociano negli assoli, anche se a livello di refrain il cantato sembra mancare di dinamismo. Avvincenti invece gli scambi tra chitarra e tastiere, a sottolineare il grande affiatamento creatosi negli anni tra Salvatore e Damiano. "White Light" parte bene e si sviluppa ancor meglio, è leggermente meno diretta ed allo stesso tempo più strutturata del brano precedente, direi che può ricordare allo stesso tempo i primi Athena, Labyrinth e in parte minore gli Angra. Anche qui spazio alle percussioni e agli assoli incrociati, sebbene le tastiere nell'occasione appaiano un po' di maniera. Ad ogni modo sono dettagli che miglioreranno con un maggior affiatamento compositivo ed esecutivo. D'altra parte era facile intuire come gli Ecliptica non avrebbero faticato a mettersi in evidenza sin dai primi passi, e sono altrettanto certo che sapranno fare anche di meglio in futuro. Mi auguro che ora la Dea della sfortuna posi il suo sguardo da un'altra parte, questi cinque ragazzi meritano di giocarsela ad armi pari.

Contatti: Salvatore Vecchio
salvatorevecchio1@tin.it - eclipticaband@jumpy.it
Via Cimarosa 43/c, 10154 Torino-Italia
Cell. 349/7417685
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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