Quattro anni dopo l’esordio
‘Fleshletting’ ritornano (con l’aggiunta del nuovo chitarrista
Fredrik Wikberg) e sempre per
Redefining Darkness Records gli svedesi
Wretched Fate … la chiudiamo qui se dico che suonano death metal? Si e no, infatti se é vero che le influenze dei mostri sacri svedesi sono chiaramente presenti, basti ascoltare il primo riff in apertura dell’opening track ‘
Mind Desecrator’, é pur vero che la band unisce alle tradizionali finezze svedesi altrettanta classicità in salsa americana (
‘Utterance From The Inhuman Tongue’) con ulteriori rallentamenti che possono ricordare gruppi (americani) più claustrofobici come
Incantation (tanto per fare nomi) particolarmente evidente nella formidabile tripletta finale (
'Upon The Weak' ,
'Morbid Testament' e
'Spineless Horror') … ne esce fuori cosi’ un album che, pur non proponendo nulla di nuovo, si fa invece ascoltare molto volentieri , grazie a riff incessanti (alcuni anche di matrice thrash) che si susseguono senza tregua e in virtù di una sezione ritmica che pesta senza sosta riuscendo ad essere ‘pesantemente dinamica’ come piace a noi amanti della brutalità. Cio' che é mi é piaciuto meno sono i solos, forse un po’ troppo caotici e dissonanti in alcuni momenti e la produzione, a tratti troppo 'impastata' , ma nel complesso sono sfumature che non inficiano sul valore dei pezzi. In finale
'Carnal Heresy' é un album che conferma, ancora una volta, che il metal (in senso lato), quando é fatto con convinzione, passione e un briciolo di ispirazione é un genere che non teme confronti. Lunga vita al metal, lunga vita ai
Wretched Fate !
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