Secondo sigillo per questo portoghesi nativi di Porto; un duo che non è di primo pelo dato che hanno fatto o fanno parte della band black metal
Gaerea.
Il nuovo album vede il debutto con la
Season Of Mist, label della band madre ma le sonorità qui espresse sono differenti, qui abbiamo a che fare col doom più oscuro e funereo.
Album composto da una sola traccia che dura quasi quarantacinque minuti, qualcuno potrebbe pensare che sia noioso dato il genere proposto.
È qui che vi volevo, perché invece questo duetto sa come si prende l’ascoltatore e lo si porta via verso un climax non certo allegro; l’apertura difatti è affidata a chitarre arpeggiate pulite dense di melodia per poi ecco arrivare come un monolite un suono più saturo, pesante con un vocione cavernoso ma emotivamente non monocorde.
Qui c’è un perfetto dosaggio tra funeral doom con pennellate melodiche malinconiche e guizzi depressive con un tono più disperato reso bene dalle vocals.
Il ritmo è lento, corposo, reso anche bene dalla produzione potente ma non troppo pulita, ma non ti fa schiacciare sul tasto stop, questo perché ci sono improvvisi scatti rabbiosi dinamici che sorprendono per poi tornare con mestizia ad un tono più dimesso.
Album che farà sicuramente la gioia degli appassionati del genere e ha fatto anche la mia perché mi ha permesso di scoprire una formazione interessante.
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