Copertina 3

Info

Demo
Anno di uscita:2004
Durata:28 min.

Tracklist

  1. BLOWN AWAY
  2. RAGE
  3. ANOTHER WAY
  4. FEARS
  5. ASHES
  6. BULLET RUSH

Line up

  • Fabrizio Ricci: guitars
  • Fabrizio Marulli: turntables
  • Stefano Tatasciore: bass
  • Davide Bocola: vocals
  • Giulio Michetti: guitars
  • Marco Di Peppe: drums

Voto medio utenti

Gli abruzzesi Adrenalin, dediti al crossover, sono qui al primo demo, e si sente direi. Premetto che la band c'è tutta, ha buone qualità sia esecutive sia compositive, considerando che siamo al primo demo. Inoltre anche la registrazione è buona. Qual è il problema allora direte voi? Il problema è che qualsivoglia elemento di questo demo e di questa band è derivativo all'ennesima potenza. Musicalmente il totem è rappresentato dai Rage Against The Machine, presi pari pari, se si eccettua qualche elemento elettronico sparso qua e la (come in "Rage"), perfino il cantante cerca di fare spudoratamente il verso a Zack De La Rocha, i testi non ne parliamo nemmeno, cantati in italiano ed inglese, affrontano i soliti temi sociali e di rivolta, ormai abusati e stra-abusati. Anche la cover riprende un classico tema, già abbondantemente sondato da Marilyn Manson in "Portrait Of An American Family", del potere mass-mediatico della televisione. Insomma pur essendo un demo formalmente ineccepibile, nella sostanza ci troviamo di fronte ad una mera scopiazzatura di quanto già fatto anche a livello demo, e cito i romani Meschalina e i casertani Sezione D'Urto, tra i tanti. Cosa salvare di questo demo? Gli elementi elettronici, qualche riff cattivo, certe atmosfere claustrofobiche e la buona esecuzione della band. Per il resto ragazzi è ora che di date una smossa, tagliatevi quei rasta o quei capelli scarmigliati, levatevi quella puzza di centro sociale di dosso, vestitevi come Cristo comanda e andate a messa la domenica. Oggi la vera trasgressione, la vera rivolta, la vera ribellione è essere conformisti in un mondo nel quale tutti giocano a fare gli anti-conformisti, laddove pensino farsi un piercing o un tatuaggio per essere tali. Tutto questo, a scanso di equivoci, detto da uno che frequenta i centri sociali, fa parte della sinistra studentesca e ripudia ogni sorta di conformismo. Per quel che riguarda l'aspetto musicale invece bisogna tirare fuori le idee, le proprie, non quelle degli altri, e non conformarsi ai dettami di bands che hanno la loro ragion d'essere in qualcosa di tipico della loro realtà sociale, qualcosa che noi non potremo mai comprendere appieno. Ma poi con la realtà che abbiamo in Italia... avoja!

Contatti: adrenalin.fx@email.it
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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