Ecco un album che non suona plastificato come gli altri; in un’era dove purtroppo le produzioni sono scese di livello uniformando il suono, questa ristampa è un toccasana.
Si è una ristampa targata 1999, una band berlinese con il culto del sympho black metal scandinavo, ma non è una scopiazzatura moderna, tutt’altro, la band ora sciolta è stata fondata nel 1994, quindi ha motivo di suonare quel genere che in quell’epoca aveva prodotto album di culto.
Questo è il primo maligno vagito dei
Dies Ater, uscito in origine per la costola della britannica
Cacophonous,
Mordgrimm Prod..
Il disco vede i capisaldi del genere in prima linea come tastiere dal pregevole gusto classico in evidenza come nell’intro “
…Das erwachen der nacht” ad attacchi furiosi come in “
Königsblut” dal riffing in tremolo mardukiano per poi ecco attaccare con un up tempo serrato, lo screaming riverberato del frontman e chitarrista
Nuntius Tristis è efficace, belle le parti più lente e ragionate che sembrano estratte dai primi vagiti dei
Dimmu Borgir.
“
Der schwur” è una breve strumentale acustica con effetti guerreschi che fa ben vedere che i teutonici sa anche giocare con atmosfere più folk, ma si riprende a picchiare con “
Der flucht der seele”, un bel brano symphonic black metal con le tastiere a fare da tappeto atmosferico ai cambi di tempo repentini divisi tra blast beats e up tempo veloci; c’è anche una sezione centrale più cadenzata dove la melodia è di più ampio respiro.
Nella veloce e maligna “
Rabenflug” c’è l’intervento vocale dell’ospite
Johanna Platow, ora conosciuta ai più per essere la frontwoman dei retrò rockers
Lucifer con il marito
Nicke Andersson.
Come ho accennato prima, la produzione è secca e tipica del periodo e come bonus all’interno c’è persino il demo del 1998.
Buona ristampa che sicuramente gli amanti del genere non si faranno scappare.
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