Copertina 7

Info

Anno di uscita:2023
Durata:non disponibile
Etichetta:Bollmora Rekords

Tracklist

  1. I’M A DRUDGE
  2. DODGE THE BULLET
  3. CRIMINAL BOOGIE
  4. GOLD FEVER
  5. D.S.T.
  6. UP TO YOU
  7. TURN ON THE MUSIC
  8. BACK ON THE ROAD
  9. RUNNING HOT
  10. HOUSE OF FANTASY
  11. MY AMERICA ROCKS

Line up

  • Olle Hillborg: vocals
  • Jonas Petersson: guitar
  • Lake: bass
  • Dan Lagerstedt: guitar
  • Bentan: drums

Voto medio utenti

Avete vissuto gli anni ottanta? Avete invidiato (o se siete stati “fortunati” e avete anche sperimentato in prima persona …) quel “mondo diverso, ma fatto di sesso [...]” (parafrasando il poeta …) e divertimento che MTV prospettava grazie ai videoclip di Motley Crue, Warrant e Poison?
Se vi mancano quelle atmosfere o, anche solo per questioni anagrafiche, ne avete solo sentito parlare e vi affascinano, ci sono un bel po’ di gruppi che possono venirvi incontro, molti dei quali provenienti proprio da quegli anni folli e dissoluti e, sostenuti da un apparentemente insaziabile appetito revival-esco del pubblico di riferimento, pronti e attrezzati per rievocare la spensieratezza e la “leggerezza” di un’epoca leggendaria.
Niente di male, sia chiaro, anche perché la Storia del Rock è piena di “corsi e ricorsi” ed ecco che accogliere con interesse il ritorno discografico dei Glorious Bankrobbers diventa una priorità per tutti gli estimatori del genere.
Nati nel 1983, gli svedesi fanno parte di quei gruppi “meteora”, apprezzati (soprattutto grazie all’albumDynamite sex dose” del 1989) ma incapaci, per vari motivi, di andare oltre lo status di cult-band.
Da qui lo scioglimento (ritroveremo alcuni dei membri del gruppo nei Mental Hippie Blood) per poi assistere alla reunion nel 2007, che conduce, dopo altre peripezie, a questo ritorno discografico didascalicamente intitolato “Back on the road”.
Il disco è un concentrato di rock n’ roll inebriante e intrigante, che asseconderà le voglie musicali di chi ha amato e ama crogiolarsi nei suoni propugnati (in una specie di viaggio temporale fino ai nostri giorni ...) da Sweet, Junkyard, Hanoi Rocks, Easy Action, Hardcore Superstar e Crashdïet, evocati senza troppi manierismi.
Difficile in tale contesto effettuare selezioni o discriminazioni di sorta scorrendo la scaletta dell’albo … si potrebbe citare la sinuosa carica adescante di “I’m a drudge”, “Dodge the bullet”, “Running hot” e “Turn on the music”, il rotolare glitterato di “Criminal boogie”, “House of fantasy” e della T-Rex-ianaUp to you” o ancora il tocco iridescente e psichedelico di “Gold fever”, ma la verità è che gli svedesi ostentano in maniera pressoché costante un’innata capacità nel costruire seducenti anthems, intingendoli in un crogiolo di efficace colore melodico, aggiungendo all’occorrenza pure polverose ambientazioni western, come accade nella title-track dell’opera, e senza dimenticare di celebrare i supremi Maestri Rolling Stones, in “My America rocks”.
Back on the road” si allinea pertanto al diffuso senso di amarcord tipico dei nostri tempi, ma lo fa con cospicuo buongusto e consolidata ispirazione, ponendo i Glorious Bankrobbers tra i più credibili “sopravvissuti” degli eighties.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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