Prendete la sezione ritmica dei grandiosi SRL, imbastarditela per bene, aggiungete due chitarristi "viuuulenti" e un cantante completamente fuori dal tempo (e fuori di testa) e avrete una bella idea dei Subliminal Crusher. Questi cinque ragazzi di Terni ci sanno veramente fare, e in effetti definire "demo" questo "Life Drought" è non poco riduttivo: trattasi infatti di un cinque pezzi (più un intro, un outro e la cover di "Pull the Plug" dei Death) prodotto molto bene, con suoni potenti, precisi, taglienti e incazzati al punto giusto. Fin da "Sense of Impotence" emergono le ottime capacità tecniche della band: le due asce Elvys ed Hatewerk risultano sempre precisi, incisivi e dotati di feeling invidiabile, sia nel riffing che nei tormentati assoli; lodevole poi il lavoro della sezione ritmica formata, come già detto da Rodeath e Jerico degli S.R.L; mentre la voce claustrofobia di Tooz si incunea alla perfezione nel ricamo degli strumenti, donando a tutto il lavoro un' aria incredibilmente violenta. E' abbastanza difficile classificare il sound dei Subliminal Crusher, e anche se le influenze di acts come The Haunted, Death e Testament sono notevoli, ai cinque ternani va l'innegabile merito di aver creato uno stile non poco personale, in cui fanno capoline anche alcune linee decisamente melodiche e orecchiabili. "Life Drought" è un ottimo lavoro, a mio parere, destinato ad aprire delle porte importanti alla band. Vi consiglio caldamente di procurarvi questo mini e di non perdere l'occasione di vedere TooZ e compagni dal vivo: lo spettacolo è assicurato.
Contatti: www.subcrush.it
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