Zephiro - Radiazioni Ultraviolette

Copertina 6,5

Info

Demo
Anno di uscita:2004
Durata:18 min.

Tracklist

  1. RADIAZIONI ULTRAVIOLETTE
  2. L'ALBERO
  3. OCCHI DI CENERE
  4. OCCHI DI CENERE (LIVE @SONICA 18/12/03)

Line up

  • Emanuele Mancini: voce
  • Claudio Todesco: chitarra
  • Giacomo Citro: basso
  • Roberto Anfolsi: batteria

Voto medio utenti

Niente male davvero le radiazioni ultraviolette alle quali ci sottopongono i romani Zephiro. Il gruppo nasce nel 2002 e dopo alcune variazioni di formazione giunge all'attuale line-up con l'ingresso alla voce di Emanuele Mancini. Il background di questi ragazzi è sicuramente da ricercarsi nel pop/progressive italiano anni '70, ricordando a tratti gruppi storici come la PFM ma anche gli episodi meno plumbei di bands come Il Balletto di Bronzo, il tutto ovviamente aggiornato all'anno 2004.
La scelta del cantato in italiano, seppur coraggiosa, si rivela azzeccata, con testi abbastanza personali, nei quali si può scorgere una base poetica di rilievo e all'altezza del genere proposto. Il demo è composto di quattro tracce: tre in studio, più una dal vivo. La title track è un buon modo per aprire il demo: dopo un riff chitarra/basso d'ispirazione prog s'innestano vocals e refrain discretamente orecchiabili, "L'albero" è, a mio parere, la traccia migliore del disco; intenso il cantato a due voci, una costruzione musicale decisamente progressive, con tutta la band a dimostrare le proprie capacità tecniche; discorso molto simile si può fare anche per la successiva "Occhi di Cenere" nella quale si segnala ancora una volta la buona preparazione tecnica del gruppo e linee vocali (e testo) mai banali. Chiude il demo la riproposizione dal vivo della stessa "Occhi di Cenere" registrata al Sonica True Vibe Festival a dicembre del 2003, nella quale è possibile apprezzare il valore del gruppo anche in sede live. Probabilmente il demo è un po' troppo breve per poter esprimere un giudizio completo su questi Zephiro, ma ritengo che se sapranno continuare su questa strada (sicuramente non facile visto il genere che hanno deciso di proporre), apparentemente promettente, sentiremo ancora parlare di loro, soprattutto se riusciranno a migliorarsi in sede di arrangiamento e godranno di una registrazione leggermente più potente. Comunque per il momento … Bravi !
Recensione a cura di Marco Aimasso

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