Innocuo e inoffensivo il nuovo album dei tedeschi Winterstorm, che arriva a ben sette anni di distanza dal suo predecessore "Cube of Infinity". Colpa probabilmente di una produzione un po' troppo delicata, o di brani arrangiati un po' tutti uguali e somiglianti tra di loro, il risultato è che questo dischetto scorre bene nel lettore, ma tende a lasciarti distrarre in men che non si dica. Il power metal dei tedeschi risulta infatti banalotto, stra-sentito e non ci trovi dentro un guizzo, un'idea che per un attimo ti faccia girare la testa e dire 'oh, figo, riascolto'. E questo, se è sicuramente un problema per la qualità del prodotto, diventa un disastro in un mondo dove la fruizione musicale è sempre più liquida, veloce, e con un attention span sempre più basso. Spiace dirlo, ma di un album come Everfrost, pure non brutto, tra 2 mesi non ri riciorderà nessuno. Ovviamente spero di sbagliarmi.