Anche se quello dell’artista non è esattamente un “lavoro” come tutti gli altri, analogamente a quanto accade alle maestranze “normali”, non è inconsueto che ad un certo punto della propria lunga vita professionale emerga un pizzico di “stanchezza” e che la
routine prenda il sopravvento sulla vitalità espressiva.
Evidentemente nemmeno gli “immortali” come
Jim Peterik (classe 1950) sono esenti da questo rischio potenziale, tanto che dopo una carriera ormai cinquantennale, giunto alla settima prova discografica dei suoi
Pride of Lions, l’impressione è proprio che il “mestiere” si sia impossessato di queste nuove dieci canzoni, tutte godibili e formalmente impeccabili, ma carenti di quella “scintilla” emotiva capace di trasformare l’effetto “nostalgia” in qualcosa di più duraturo e solido.
In “
Dream higher” troverete ancora una volta tutti gli elementi costitutivi tipici del gruppo (melodia seducente,
epos e lirismo) e della “storia” dei suoi interpreti, ma il tutto stavolta sembra declinato in una versione leggermente più opaca, velata di eccessivo formalismo.
Le buone notizie riguardano una teatralità meno spiccata e
naif di certi episodi del passato e tuttavia, dopo la “classicissima”
opener “
Blind to reason”, bisogna attendere la sontuosa atmosfera cinematografica di “
Another life”, il ritmo
hardeggiante di “
Renegade heart” e la
verve di “
Driving and dreaming” per vedere stimolati a fondo i gangli sensoriali degli appassionati del genere.
Una citazione specifica se la merita pure la
Westcoast-iana “
Through it all”, mentre per quanto riguarda il resto del programma, seppur immerso in un crogiolo di classe, competenza e cultura
adulta che molti altri si possono solo sognare, si può serenamente parlare di una esposizione musicale “solamente” assai gradevole e rassicurante.
Da fedeli estimatori di
Peterik e dei
Pride of Lions, non è poi troppo difficile concedere loro una “pausa” artistica, soprattutto se di livello “superiore” come questo “
Dream higher”, convinti che sapranno recuperare quanto prima quell’ispirazione scintillante che li ha resi straordinari protagonisti della scena melodica contemporanea.
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