Ring Van Mobius - Commissioned Works Pt II: Six Drops Of Poison

Copertina 7,5

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2023
Durata:44 min.
Etichetta:Apollon Records

Tracklist

  1. THE 1ST CHAPTER: ELEMENTS, INCLUDING A) IN AWE, B) THE PORTRAIT
  2. THE 2ND CHAPTER: THE FIRE (PT I)
  3. THE 3RD CHAPTER: MOMENTS AND MOVEMENTS, INCLUDING A) THE QUESTIONING, B) CIRCLES AND CROSSES, C) THE DRIFTING (PT I)
  4. THE 4TH CHAPTER: THROUGH OCEANS OF GLASS
  5. THE 5TH CHAPTER: WHEN MAN BECOMES WOLF
  6. THE 6TH CHAPTER: HEX
  7. THE 7TH CHAPTER: AN ENDING, INCLUDING A) THE TRANSFER, B) THE KNIFE
  8. THE 8TH CHAPTER: A DARKER POISON, INCLUDING A) THE DAWN, B) COLOSSAL
  9. THE 9TH CHAPTER: THE ECHOES, INCLUDING A) THE DRIFTING (PT II), B) DIRECTIONS
  10. THE 10TH CHAPTER: PARADOXAL FATE, INCLUDING A) THE EYES, B) THE DRIFTING (PT III), C) THE COSMIC HOUR
  11. THE 11TH CHAPTER: THE NINE, INCLUDING A) THE FIRE (PT II), B) A NONAGON IN EIGHT
  12. THE 12TH CHAPTER: THE CONCLUSION, INCLUDING A) ASTRAY, B) THE FINALE

Line up

  • Thor Erik Helgesen: Spectral Modular Synthesis System, Hammond L100, Steinway grand piano, Fender Rhodes piano, Yamaha upright piano, Mellotron, lead & backing vocals
  • Dag Olav Husås: tubular bells, timpani, chimes, drums, glockenspiel, gong, cymbals, backing vocals
  • Håvard Rasmussen: Danelectro Doubleneck 6-string bass, 12-string baritone guitar, Space Echo, Ring Modulator

Voto medio utenti

Sono effettivamente musiche commissionate quelle presenti in “Six Drops Of Poison”, terzo full-length dei norvegesi Ring Van Möbius. I brani concepiti per il coreografo Harald Beharie e per il suo “Batty Bwoy” sono stati però ripensati appositamente per questa nuova pubblicazione.

Lo stile obliquo della formazione fa bella mostra di sé nelle sinistre “The 7th Chapter” e “The 8th Chapter”, mentre in alcuni momenti le tastiere muscolari di Thor Erik Helgesen sembrano rievocare i Refugee di Patrick Moraz (“The 5th Chapter”, “The 12th Chapter”).

Interludi brevi e dinamici (“The 2nd Chapter”, “The 4th Chapter”) si alternano a tracce progressive nel senso più classico del termine (“The 9th Chapter”, “The 11th Chapter”), con gli episodi più spigolosi e concitati (“The 3rd Chapter”, “The 10th Chapter”) a controbilanciare brani che strizzano l’occhio al krautrock (“The 1st Chapter”, “The 6th Chapter”).

Profumo di incenso e odore di zolfo.

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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