Primo demo per i toscani Bullet Train, band che ha fatto dell'avversione per la religione un motivo di vita. Basta ascoltare il finale di "Harder And Harder" per rendersene conto, il singer Cosimo Crott urla "Bibbia, Vangeli, Corano, Torah, bruciali!!!". Mettendo da parte il lato più prettamente ideologico, c'è da dire che la band suona un affascinante e convinto heavy rock, che fa riferimento tanto al metallo classico quanto agli anni '70, e la produzione, pur penalizzando il suono, accresce il fascino del sound dei Bullet Train, grazie al suo suonare in un certo senso vintage. Il singer ha una chiara impostazione settantiana, con tonalità molto alte che cercano sempre l'acuto, anche se quando sporca mette in gioco un ruvido feeling. Molto buono l'uso delle tastiere, le quali formano quasi spesso un tappeto di supporto al poderoso drummin' e al fantasioso guitar work, e la conclusiva "Deeper Traces Wides Spaces", di oltre otto minuti, ne è la prova lampante, ricca di feelings e fughe progressive. Splendido è anche l’inizio di “Mercyless”, ricco d’atmosfere retrò. In generale ci troviamo di fronte ad una band che ha ben presente la bussola dove sia, non perdendo mai il filo delle composizioni che sembrano tutte ben strutturate ed articolate, e che alternano parti più dirette ad altre più complesse. In una sola parola, la band è matura.
I Bullet Train riportano un certo tipo di musica ai fasti di un tempo, o almeno ci provano. Per questo meritano tutto il nostro supporto incondizionato.
Contatti:
c.crott@libero.it ;
pierluigi.salvatori@tin.it
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