Prima, la fredda cronaca: "Rocking Heels: Live at Metal Church" è il documento di un concerto molto speciale e intimo nella cornice della chiesa di Wacken, nonché il primo di una serie di sei album dal vivo, che usciranno tutti con il titolo "Rocking Heels". Davanti a soli 300 fan selezionati, questo evento unico ha aperto il Wacken OpenAir Festival nel 2016. Con l'accompagnamento di pianoforte, violoncello e violino, Tarja ha presentato arrangiamenti di brani rock e heavy metal dei suoi artisti preferiti, tra cui "Numb" dei Linkin Park, "Ohne Dich" dei Rammstein, "The Unforgiven" dei Metallica, canzoni di Joe Satriani e degli Slipknot, nonché un classico dei Nightwish e suoi brani originali.
Questo, quello che vi dovevo. Ma adesso passiamo all'analisi del dischetto in questione: ne vale davvero la pena? La questione qui si fa estremamente soggettiva, perché, a meno che non siate fan completisti e sfegatati della divina, io non trovo alcuna utilità in un album di cover dal vivo, fatto in questo modo. Secondo piccolo appunto: ma è mai possibile che da nessuna parte, tantomeno da chi ci ha fornito il promo, sia possibile risalire ai nomi dei bravi strumentisti che accompagnano Tarja? Ho capito che è un suo concerto, e che la signora ha un Ego che la metà basta, ma nemmeno i nomi? Per la cronaca, parliamo di pianoforte, violino e violoncello, che eseguono con arrangiamenti anche molto interessanti sui brani; chi ha fatto questi arrangiamenti? A chi dare il giusto credito? Probabilmente non lo sapremo mai; come al solito, quando c'è di mezzo Tarja, gli altri non contano niente.
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