Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2024
Durata:35 min.

Tracklist

  1. DREAMS DIE YOUNG
  2. INTO THE FIRE
  3. ETERNAL SPEED DEATH
  4. WAR
  5. ECHOES IN ETERNITY
  6. NOW OR NEVER
  7. THOSE WHO COME AT NIGHT
  8. PIECES OF THE PAST

Line up

  • Benjamin Sairamo: bass
  • Joonas Kokko. drums
  • Marcus Johansson: guitars
  • Joonas Myller: guitars
  • Mika Takanen: guitars

Voto medio utenti

Nati nel 2015 in Finlandia, per poter vedere finalmente pubblicato il loro debut album, i Metal Riot hanno dovuto passare parecchi cambi di formazione, arrivando stabilmente solo pochi anni fa con i soli Joonas Myller alla voce, e Benjamin Sairamo al basso come membri presenti fin dall'inizio. Un bel percorso, che ha sicuramente rallentato l'uscita di 'Birth Of Terror' di molti anni. La domanda che risulta scontata, ne è valsa la pena? Diciamo sì e no. Se da una parte l'album ha molti lati positivi, come una durata abbastanza risicata, poco più di mezz'ora, e questo vuoldire nessun allungamento di sorta, e pezzi diretti senza tanti orpelli, dall'altra il gruppo mostra ancora molte incertezze sia dal punto di vista del songwriting, che dall'esecuzione in generale. Ciò che i Metal Riot propongono è un heavy metal anni 80' con influenze speed/thrash, alla mo' di Exciter, Iron Angel e simili, nonostante un artwork che fa molto videogioco, e che potrebbe trarre in inganno chi si avvicina all'ascolto.

E anche l'inizio è più che promettente. Pur non sconvolgendo nessuno, la tripletta formata da 'Dreams Die Young', 'Into The Fire', ed 'Eternal Speed Of Death' funziona e anche bene, l'energia c'è, e a discapito di una produzione non proprio eccellente. Il problema vero e proprio comincia nella seconda metà del disco, tra la ballad 'Echoes Of Eternity', veramente terrbile e fuori posto, con un Joonas Myller totalmente sgraziato vocalmente, o 'Pieces of the Past', che sembra un copia incolla di varie parti delle precedenti canzoni. In tutto questo si salvano delle belle aperture melodiche, come su 'Now Or Never', mentre se si va su 'War' ci si rende perfettamente conto di come si possa ascoltare un qualcosa e scordarsene esattamente cinque secondi dopo.

E' un peccato, perchè le idee ci sono, ma sembrano solamente abbozzate e mai portate al loro reale compimento, e diciamo che dopo dieci anni dalla nascita del gruppo, ci si poteva veramente aspettare qualcosa in più. Non da buttare, ma in caso contrario non vi perdete molto.

Recensione a cura di Francesco Metelli
PER CARITA'

la musica non sarebbe neppure male se non fosse rovinata da un cantante che vorrebbe essere preso a calci per quanto è stonato. Peccato.

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.