C'è da dire che gli statunitensi Tumulation, con questo loro debut album intitolato 'Haunted Funeral Creations', hanno messo in piedi una colonna sonora estiva decisamente non male, con un death-doom metal estremamente oscuro e soffocante. Scherzi a parte la band, nata due anni fa, è riuscita a inserire in questo lavoro tutti elementi che ben si sposano alla loro proposta, senza nè eccedere in lungaggini (come spesso accade in questo genere), e nè in pezzi troppo brevi o poco ispirati. Dopo un iniziale demo e due singoli, pubblicati anch'essi nel medesimo anno di questo album, i Tumulation non si sono certamente persi d'animo e hanno continuato a buttar giù idee che si sono rivelate alla fine sicuramente vincenti.

Ciò che suona perfetto in 'Haunted Funeral Creations' è senza ombra di dubbio la produzone, capace di regalare veri e propri brividi di paura, angoscia e oppressione sia nei momenti dove si spinge maggiormente sull'acceleratore, come nella prima parte di 'Sterilizing Winds' o 'Astral Sickness', mentre sulle parti più doom la sensazione è che si prova è proprio quella di vagare nell'oscurità più totale con una sola flebile luce davanti a sè, necessaria per non cadere nella pazzia, ma che da sola non basta, e 'Rites of Forgotten Misery' con il suo incedere estremamente pesante, lento e incessante è una delle migliori dimostrazioni. Un ottimo lavoro sia dal punto di vista dei riff, che non smettono mai di continuare a proporci un sound letteralmente infernale, e al growl cavernoso e apocalittico di Ian Mann, qui registrato come IM, che su 'Rorschach' ad esempio dà la sua miglior prova, ma in generale in tutto l'album ci sono poche cadute di stile.

Se queste sono le premesse, sono sicuro che in un prossimo futuro i Tumulation saranno capaci di regalarci anche di meglio. Per ora un ottimo, davvero ottimo starting point.