Certo che nei suoi primi dieci anni di carriera la svedese
Linnéa Olsson non è stata esattamente con le mani in mano a bighellonare, anzi: esordio con le
The Oath (dalle cui ceneri nasceranno i
Lucifer), collaborazione con i post punx finlandesi
Beastmilk, altre collaborazioni di minor livello e poi il suo progetto solista
Maggot Heart che dopo un ep, un singolo, uno split (con i norvegesi
Okkultokrati), in questo 2023 giunge all’importante traguardo del terzo album in studio.
La cantante di origine svedese nel suo progetto solista da agli ascoltatori una curiosa miscela musicale che si allontana dai cliché dell’Occult Rock che tanto sta andando in questi ultimi anni: difatti sia in questo “
Hunger”, che nei lavori precedenti si assisteva ad una fusione tra l’Hard Rock settantiano con fortissime pulsazioni Post Punk e Dark Wave squisitamente anni ’80.
A leggere questo ci si rende conto quindi che siamo ben distanti dal Doom con voce femminile o con quel Rock vintage sempre a tinte femminili che tanta fortuna stanno dando a molte realtà o dall’ondata Sleaze Metal svedese degli ultimi anni.
Album questo che mostra un gruppo che sta ancora cercando la sua strada, tra elementi nuovi e vecchi che si alternano in una spirale di cupe emozioni: si aumenta in maniera esponenzialmente la dose Post Punk/Dark Wave della propria proposta e questo non fa altro che dare ulteriore personalità, con il sentore però di un viaggio che non è ancora giunto alla piena maturità artistica.
Se il vostro cuore è rimasto fermo al Dark che imperversava tra gli ‘80s e i ‘90s (i
Killing Joke di quegli anni ad esempio), Maggot Heart può darvi ben più di qualche fugace soddisfazione.
Interessante notare che il prossimo tour nordamericano verrà fatto in compagnia dei nostrani
Messa.
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