Un po' di Black Metal, un po' di Thrash, un po' di Death, qualche accenno Hardcore e, soprattutto, molta ignoranza.
Questo è, in sintesi,
"Chaos as a New World" dei belgi
Dikasterion i quali, nella biografia, dicono di rifarsi a band quali Barathrum, Archgoat, Beherit, Holy Death, ma che, in realtà, complice anche una registrazione confusa ed una prova vocale al limite del fastidioso, sono capaci solo di fare rumore e non musica.
I sette brani del disco sono tra di loro molto simili, pieni di ingenuità, urgenti nella loro espressività ma privi di spunti vincenti o, al limite, originali, tanto che l'ascolto, fortunatamente breve, passa via veloce senza lasciare alcuna traccia e senza invogliare a schiacciare di nuovo il tasto play.
In tutto questo marasma, si differenzia il brano finale che, inaspettatamente, ha una matrice epica / folk / medievale / festa di paese, in grado di renderlo un qualcosa a se stante rispetto a tutto il resto come se, da buoni americani, ordinassimo il cappuccino con la pizza... insomma i
Dikasterion più che un gruppo a me sono sembrati uno scherzo e, sono sicuro, loro stessi si considereranno tali visto che l'approccio è il "classico" alcol, rock e casino.
Magari a qualcuno questa musica piace.
A me no.
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