In questo tempo balordo dove di dischi nuovi se ne vendono sempre meno a causa dell’eccesso di spazzatura che intasa un mercato saturo che fa i conti con gli streaming e visualizzazioni pensando ad un possibile miracolo ma non accorgendosi che la coperta è cortissima, ecco allora ristampare i classici che vendono sempre.
Ecco quindi che viene riproposto il catalogo dei tedeschi
Scorpions; questa ristampa presa in esame è quella del terzo album del 1975, si sente che è un album di transizione figlio del suo tempo.
Qui abbiamo del buon hard rock settantiano contornato da ballate su cui si stagliano le chitarre e il basso sempre presente come nella titletrack o nell’amara “
Living and dying”.
La chitarra di
Uli John Roth è la protagonista con fraseggi blues e assoli torrenziali caldi come lava con le vocals di
Klaus Meine alte e piene di pathos.
Al suo interno ci sono brani potenti come la cavalcata hard d’apertura “
Dark lady” o la veloce “
Robot man”; altro numero è il pezzo vizioso, bluesy e sexy “
Sun in my hand” con Meine che usa tonalità basse e ricche di sensualità provocatoria.
Buona ristampa che sicuramente potrebbe interessare il pubblico più giovane, ma avrei gradito che inserissero delle bonus in modo da renderne più appetibile il disco.
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