Non sono certo su cosa abbia potuto rallentare la corsa dei
Memories of a Lost Soul che, dopo "The Clockwork", sembrava lanciata a mille.
Qualunque cosa sia successa, sono dovuti passare poi diversi anni (sicuramente troppi) prima della possibilità di riascoltare questo gruppo calabrese. E dire che i Memories of a Lost Soul sono stati tra i primi in Italia a lasciarsi contagiare dal morbo del Death Metal Melodico, per essere chiari, da quello di stampo Swedish. Il loro primo demo risale addirittura al 1997, mentre il già citato "The Clockwork" esce (autoprodotto) un paio di anni dopo. Il tutto accompagnato da una discreta attività live. "Distorted Perceptionz" non mostra ripensamenti, ma la violenza originale degli At The Gates, Ceremonial Oath, dei primi In Flames e Dark Tranquillity. Qui non si cede spazio a sperimentazioni e divagazione di alcun tipo: dalla titletrack sino a "Lust Contaminationz" si pesta. E basta. La produzione è più che buona e permette a brani complessi tipo "Nekrotik Nation" o "Anubi's Gates", che suonano molto Dark Tranquillity, di sottolineare le capacità esecutive e compositive del gruppo reggino. Le chitarre, ad esempio quelle presenti su "The Negative Man" o gli arpeggi di "Next Terminal Reality", richiameranno pure quelle "codificate" da Stromblad, ma sono tra le cose più efficaci del disco. Ad ogni modo la formazione suona davvero compatta, Peppe "The Buzz" Nicolò è bravo (e "cattivo" il giusto) anche nelle parti cantate, ma i meriti per la riuscita dell'album vanno divisi con la sezione ritmica, che non molla mai un attimo.
Spero solo che le vicende successive alla registrazione di "Distorted Perceptionz" possano venire assorbite in maniera indolore. Infatti, oltre che un ottimo lavoro, questo è anche uno spartiacque nella carriera dei Memories of a Lost Soul, dato che "The Buzz" ha dovuto trovare dei nuovi musicisti per poter proseguire il suo discorso musicale. Dopo l'Estate dovremmo anche scoprire con quali risultati.
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