Che compilation di schiaffoni ben assestati hanno rilasciato i canadesi, per gli amanti del brutal senza se e senza ma questo nuovo disco accontenterà i palati più fini, dall’apertura senza sosta con rullate, cambi di tempo, gli strumenti a corda che fanno il bello ed il cattivo tempo non c’è da perdere il filo soprattutto con una decisa sterzata lenta nel finale.
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Godless deceiver” sembra una giostra ritmica impazzita volutamente con tecnica assoluta, voglia di distruzione attraverso una rete fitta di riff intricatissimi e soprattutto il basso che si muove come un serpente a sonagli velenoso!
Ma sul più bello ecco l'apertura melodica che non ti aspetto, un solo stupendo che serve a far vedere che il quartetto non è solo composto da mazzolatori, ma è una breve parentesi, perchè poi ecco arrivare la batosta finale.
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Flayed of the swine" ti distrugge le carni e le orecchie con dei colpi assestati di artiglieria sonora, cambi di tempo e riff serratissimi e che tagliano più del coltello con una gragnuola di colpi ben assestati e un mid tempo da spezzare il collo e un solo breve ma incisivo.
La conclusiva "
Prayse the filth" inizia maleficamente con chitarre nerissime e tempi lenti per poi ecco deflagrare a rotta di collo per poi rallentare di colpo con la doppia cassa innestata e letale per poi ritornare a distruggere i padiglioni auricolari.
Due menzioni d'onore vanno a
Flo Mounier che si dimostra un polipo e gran maestro della batteria in salsa brutale ed il frontman capace di tenere la guardia alta grazie ad una doppia performance tra screaming e growl.
Album che va a finire dritto nella mia top dell'anno, fatelo vostro perchè qui la materia scotta e fa male!
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