Il ritorno degli Elegy of Madness vede un avvicendamento dietro al microfono, con l'arrivo della bravissima
Kyrah Aylin, al secolo Chiara di Mare, ed un album che suona dannatamente bene.
Mixato, masterizzato, registrato e portato in grembo da sua maestà Simone Mularoni, "
XI" usa proprio il numero undici come tema unificante delle varie canzoni, che giocano con tutti i risvolti simbolici, cabalistici e metaforici che il numero porta con sé.
La musica, invece, è quanto di più variegato ci si potesse aspettare. Un po' Xandria, ma più oscuri, un po' Epica, ma più riflessivi, un po' Lacuna Coil, ma più cattivi, un po' industrial, poi gothic, poi quasi Mercyful Fate ("
Portrait of a Ghost"), insomma: la miscela sonora di XI è davvero mai banale e ti invoglia a proseguire con l'ascolto, dandoti pochissimi punti di riferimento. E poi ancora: growls e voci da soprano, aperture atmosferiche e blast beats, orchestrazioni e puro heavy metal, per un ascolto dai mille sapori.
E' un album che piacerà di sicuro agli amanti delle bands succitate, ma soprattutto è un lavoro che sanziona in maniera definitiva la qualità degli Elegy of Madness, che meritano di raccogliere dopo una vita passata a seminare.
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