“
Errors” è il secondo album dei
Capra nel quale la band cambia logo e bassista, si rinnova il sodalizio con la
Metal Blade e si torna a fare un ottimo Hardcore metallizzato figlio degli anni ’90 e che non viene ridicolizzato dalle stronzate Metalcore post 2000.
Quindi ci si ritrova chitarroni carichi di groove schiacciasassi, ritmiche mai troppo veloci ed una voce urlata: nulla di nuovo sotto il sole, certo, ma la differenza rispetto a tante altre band coeve sta nel fatto che i
Capra SANNO scrivere canzoni degne di tal nome e non buttano riffs buttati alla pene di segugio o aperture melodiche messe lì tanto per tentare di fare il colpaccio o innovazioni messe in maniera non troppo convinta.
Il quartetto della Louisiana, grazie anche ad una intensa attività live (e chi c’era la
Pignoleto Fest o al
Frantic di quest’anno lo può testimoniare a gran voce) nel mentre è maturato parecchio dai tempi dell’esordio un po’ naif e immaturo:
tutti sono migliorati, dal batterista che dà brio e dinamicità evitando così di essere inutilmente stantio e ripetitivo (come accade drammaticamente in quel mattone indigesto di “
72 Seasons”), al chitarrista che vede le sue parti particolarmente più sviluppate e complesse rispetto ad “
In Transmission” nel quale il groove metropolitano tutto squisitamente ‘90s emerge in tutta la sua sfrontatezza, per giungere infine alla cantante
Crow Lotus, che seppur non sia il massimo della varietà, risulta essere credibile e convincente dall’inizio alla fine, anche nelle note più delicate e addolcite dal pianoforte nella conclusiva "
Nora".
Una riconferma migliore non la si poteva avere, adesso però oltre ad attendere i
Capra alla prova del nove con il terzo album in studio, li rivogliamo con qualche altra data sul suolo italiano per pogare e scapocciare come si deve!
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