Gli
Zaburon sono una death metal band formatasi a Bergamo nel lontano 1999, la quale, se le mie informazioni sono esatte, ha all’attivo solamente un demo nel 2001 ed un primo album nel 2003 (
"Sic Bellum Incipit"), per poi ripresentarsi nel 2022 con il secondo full-length:
“Post Fata Resurgo”, rilasciato tramite la
Hokuto Empire.
L'LP pare che sia stato mixato da
Daniel Bergstrand ai 33 studio SDFX in Svezia (
Meshuggah, In Flames, Dimmu Borgir, Behemoth) e masterizzato da
Lawrence Macrory sempre in Svezia, e non credo dunque sia un caso che porti con sé vari echi dello swedish sound.
Gli
Zaburon sono costituiti da:
Antonello D’Aguanno al basso,
Christian Togni alle pelli,
Luca Zanardi alla chitarra e
Davide Ricciuti alla voce.
I quattro bergamaschi ci propongono un death metal piuttosto brutale, caratterizzato da suoni massicci e corposi, con un ampio uso di mid-tempo, piccole sfumature epiche e melodie che si affacciano al progressive, come per esempio in “
Voices From the Past”; ripescando a piene mani, oltre che dallo swedish sound più melodico, dall’interpretazione nord europea più dura del genere (leggasi
Unleashed, Entombed, Dismember, Grave, Bolt Thrower,ecc.ecc.). In tutto ciò i deathsters italiani inseriscono delle partiture che hanno più a che vedere con il rock che con il death (su tutte provate ad ascoltare
“Damnation”), aggiungendo inoltre sottotraccia qualche eco blues. Scelta stilistica molto probabilmente debitrice a capisaldi come
“Wolverine Blues”.
"Post Fata Resurgo" è un buon disco, onesto e dal piglio catchy che rende il suo ascolto estremamente piacevole. Non si deve nascondere che i ragazzi si perdono in alcuni passaggi per eccesso di prolissità, e in altri per un senso di mancata coesione; quando, per l’appunto, si allunga il minutaggio, ma questo non avviene sempre ed è un fenomeno di un'entità non eccessivamente rilevante.
In ogni caso si tratta di un prodotto di cui consiglio caldamente l’acquisto e l’ascolto.
...Spero proprio che non dovremo aspettare nuovamente tutti questi anni per la prossima release degli
Zaburon, poiché sarebbe un vero peccato.
Recensione a cura di
DiX88
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