Con questa nuova serie di ristampe, la
High Roller Records torna a narrarci le gesta di altri eroi dimenticati dell’Heavy Metal, ed ecco che tra le pieghe del tempo, dalla Francia 80s al mercato discografico odierno, tornano i
Sortilège e visto che la label tedesca fa sia le pentole che i coperchi, in una botta sola si ristampa l’ep omonimo (opportunamente arricchito dal demo dell’81 e dai singoli in lingua inglese), i due album in studio successivi e le relative versioni “internazionali”.
Al contrario di altre band coeve che facevano un Heavy Metal imbastardito da altre forme musicali (i
Trust dovevano tanto al Punk, gli
Océan al Progressive e i
Ganafoul di contro guardavano parecchio al Blues…), quello dei
Sortilège è un Heavy Metal puro e autentico, un Hard Rock all’ennesima potenza con la particolarità di essere cantato in lingua francese e di avere una leggera vena epica che successivamente avrebbe preso più spazio.
Il cinque pezzi iniziale del gruppo francese è in bilico tra foga giovanile e ingenuità, con pezzi diretti e concisi: un buon antipasto per quello che arriverà dopo e quest’opera di ristampa fa emergere un po’ di rammarico per una carriera così travagliata che ha di fatto tarpato le ali ad un gruppo davvero molto promettente a suo tempo.
Carriera in parte accostabile a quella dei
Cirith Ungol (seppur i francesi non abbiano mai toccato le vette raggiunte dagli epic metallers americani) per il fatto che entrambe le compagini hanno avuto un silenzio discografico lungo più di trent’anni, con il gruppo francese tornato alla ribalta solo nel 2021 con “
Phoenix” (seguito quest’anno dal più riuscito “
Apocalypso”).
Quella delle “occasioni mancate” insomma non è una triste ricorrenza insita solo nel mercato discografico italiano…
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