Dopo tre anni passati dall’esordio ‘Alpha Ursae Minoris’ (che era stato favorevolmente accolto anche dal nostro Alessandro Zaina) tornano i canadesi Sombre Heritage con questo ‘Inter Duo mondi’ e scrosciano subito applausi a scena aperta. Il precedente album ci aveva mostrato una band abilissima nel saper mescolare la freddezza del black metal con colate di melodia rendendo la proposta più fruibile e ammaliante , questo nuovo album, per fortuna non si discosta molto da questa base, ma aggiunge una certa ‘estremizzazione’ degli elementi, infatti quando la band decide di pestare duro, è del puro ‘metal noir québécois’ (quello della tradizione) che si può ascoltare (come in ‘Chasse Eperdue’) , mentre i break melodici sono sicuramente più ‘ammalianti’ e digeribili. Ovviamente non si parla di nessun ammorbidimento del sound è solo che i ‘momenti melodici e atmosferici’, tipo in ‘Délire Onirique’ , sono solo più possenti e presenti, questo grazie anche ad una produzione addirittura superiore alla precedente, infatti questo ‘Inter Duo Mundi’ suona grosso e potente nei momenti più cadenzati e tagliente ed infernale nelle parti più veloci , grazie ad un’ottima dinamica sonora. Da segnalare il buono lavoro vocale decisamente poliedrico che, pur non stravolgendo i canoni del genere, riesce comunque ad infondere una marcia in più alle composizioni sottolineandone perfettamente i momenti più violenti così come come quelli più ‘epici’. A voler forzare un po’ il paragone i Sombre Heritage mi hanno ricordato una sorta di Winterfylleth più bombastici che incontrano gli ultimi Forteresse di ‘Thèmes Pour La Rébellion' ... Insomma in ogni caso quest’album è una graditissima conferma di quanto lasciato ampiamente intravedere nel debut e non possiamo far altro che compiacercene assicurando il nostro supporto incondizionato, nonostante una copertina ancora una volta opinabile...