Vi dicono qualcosa i nomi Birth Control, Frumpy e Jane? No?
Nemmeno quello dei Lucifer's Friend (che pure potevano contare sulla poderosa voce di
John Lawton, futuro Uriah Heep)? Peccato … evidentemente non siete dei meticolosi indagatori dell’
hard-prog teutonico.
Sono sicuro che cambiando riferimenti geografici, innalzando il livello di notorietà e citando quindi Uriah Heep, Iron Butterfly, Deep Purple, Grand Funk Railroad e Atomic Rooster le cose andranno meglio e sarà più agevole fornire qualche informazione comparativa utile a descrivere il
sound che i
Ritvs (precedentemente noti come Vvlva) propongono in questo avvincente “
Der tag naht”.
Qualora siate degli estimatori (almeno di alcuni … ma anche gli altri meriterebbero un approccio conoscitivo …) dei soggetti indicati nei summenzionati elenchi, vi consiglio caldamente l’ascolto di un disco assai coinvolgente, realizzato rileggendo i “classici” senza eccessive verbosità, impregnato di quell’istinto naturale e di quella purezza artistica che lo rende credibile e “autentico”.
Nella
performance artistica dei cinque di Aschaffenburg si percepisce nitida la presenza di una notevole cultura specifica e di un’attitudine densa e non simulata, caratteristiche che rendono i trentanove minuti di durata dell’opera una vera delizia per gli appassionati dal
rock duro tastieristico intriso di cangianti divagazioni
progressive.
Il cantato in madrelingua potrà essere per alcuni un piccolo “ostacolo”, ma al di là delle difficoltà di comprensione dei testi, l’idioma tedesco non confligge con l’efficacia e la musicalità delle composizioni, dominate dalle fascinose modulazioni dell’organo e da una tensione espressiva sempre piuttosto elevata, a partire da una “
Die kinder Cuzcos” che apre l’albo attraverso una fremente atmosfera sonora capace di miscelare i Deep Purple con un pizzico dei The Doors.
La suggestiva e articolata “
Der drang” non allenta la presa emotiva e lo stesso fa una
title-track che dilata il clima sonico percorrendo itinerari fluorescenti e contemplativi, che acquisiscono ulteriore magnetismo nel
riff incalzante di "
Ruß und feuer”, per poi approdare ai vigorosi e pulsanti barocchismi di "
Abstinenz”.
“
Obsession” è un impetuoso e melodrammatico
hard-prog alimentato dai funambolici interscambi tra chitarre e tastiere, mentre in “
Erde unter meiner hand” si scorgono sullo sfondo le sagome allucinate e rarefatte di Eloy e Yes, a completare un impasto musicale ispirato, vibrante e visionario.
“
Der tag naht” è dunque un lavoro parecchio attraente e appagante, in cui la chiave espressiva strettamente revivalistica è interpretata con schietta passione e spiccato buongusto, rendendo il contatto con i
Ritvs una scelta molto opportuna per chi considera certi suoni assolutamente “senza tempo”.
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