Copertina 6

Info

Demo
Anno di uscita:2005
Durata:31 min.

Tracklist

  1. SCREAM AGAIN
  2. DEGRADE
  3. LAST DOOR
  4. ENEMY
  5. BEHIND
  6. EASY

Line up

  • Stefano Donello: vocals
  • Luca Rnaldi: guitars
  • Mauro Piva: bass
  • Francesco Rasulo: drums

Voto medio utenti

Questa è la prima volta che mi trovo a recensire una demo. Ciò mi emoziona particolarmente in maniera positiva: io che mi sono già trovato ad essere recensito impietosamente da ascoltatori amatoriali e poco comprensivi, mi proporrò con spirito solidale di aggiungere in codesta una buona dose di comprensione alla mia consueta obbiettività. Passiamo al sodo. La storia di questa band non è molto dissimile da molte altre che, dopo aver iniziato grintosamente la loro gavetta nel 1997, si sono poi ritrovati in fase stallo. Così i Degrade nel 2000 ripartono da zero, sono riusciti a ricostituire un quartetto grazie alle intense ricerche di Mauro e Luca, membri fondatori della band. Così dopo aver lavorato sul riaggiornamento delle loro vedute artistiche, sovrappongono a sonorità panteriane ed tipiche dei primi Machine Head il canonico repertorio Nu-Metal e Metal-Core , senza mai però cadere in odore di plagio. Il primo ed il secondo pezzo procedono avanti come treni macinando pietre sotto le loro chitarre spesse ed una batteria impeccabile. Per il resto ogni singolo pezzo si concede delle evoluzioni, raffinatezze e elaborazioni di riffs che dimostrano la maturità del gruppo. Non c'è che dire, davvero una band con ottime idee e proposte concrete in un ambito così inflazionato. A quanto pare chi ha personalità la dimostra e non la prende in prestito da nessuno! Terminato lo spazio della recensione, ora passiamo ai consigli/critiche rivolte esclusivamente ai Degrade. Gli altri lettori possono anche non leggere quanto seguirà. Lasciando la parola al lato del mio ego che è nauseato da tutto questi Nu-Metallers, dovrò elencare tutte quelle piccole inezie che al mio fine orecchio sono risultate degne di menzione critica. Ovviamente oltre alle scelte stilistiche ci sono cose che potrebbero essere eliminate o rielaborate per una evoluzione ulteriore dei pezzi. La voce è presente, ma potrebbe anche non esserci: manca di grinta, non si infervora, è monotona. Nonostante l'alternanza tra urlato e parlato, risulta sforzata e senza interpretazione; tanto che il corposo volume lirico perde di senso... un vero spreco! Le chitarre andrebbero lavorate meglio; funzionerebbero meglio se il suono fosse meno impastato e tagliente, diciamo più ruvido. Così come sono le chitarre perdono il sostegno del basso -che passa in secondo piano- e si distanziano troppo dalla batteria. Bisognerebbe trovare delle distorsioni più di crunch saturo che inspessiscano meglio i bassi e s'amalgamino meglio con il 4 corde. Se mi sono permesso di dirvi ciò è perchè credo che voi siate capaci di recepire il consiglio. Detto ciò, scendo dalla cattedra da maestrino dei poveri. Spero di vedervi presto in giro e magari brindare con litrate di birra -offerta da voi!- ed infine vedere come riducete in polvere il vostro palco. In bocca al lupo ed a presto!

Contatti: www.degradeband.com
Recensione a cura di Valerio Damiano

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