Ero sicuro che prima o poi gli Hate's Symphonies mi avrebbero fatto sentire qualcosa di buono... cambiato il nome in Proclivity Gloom, modificata per quattro sesti la line-up (dell'originale formazione sono restati solo la cantante Annalisa e il tastierista Marco), anche la qualità sembra aver subito un'impennata. Certo, invece alcuni dei difetti che avevano flagellato il precedente demo non sono cambiati, e questo impedisce anche stavolta ai Proclivity Gloom di ambire a risultati più alti. Rispetto all'intemperanza disomogenea delle vecchie canzoni, i nuovi pezzi sono maggiormente bilanciati tra il black metal e atmosfere più gotiche, buttandosi per fortuna raramente sul death più o meno melodico. Rispetto al passato si nota subito anche una maggiore incisività della voce pulita di Annalisa, usata con più frequenza. E' proprio l'alternanza tra il suo angelico timbro e il growling di Azrael (ma non nel classico "la bella e la bestia" in stile vecchi Theatre Of Tragedy) a rendere varia ed appetibile la proposta... Il gruppo è migliorato molto anche a livello tecnico e compositivo, mostrando una coesione che in passato era oltremodo impensabile! Sentire le divagazioni alla Atrox di Delirium - con le dovute proporzioni ovviamente - mi ha fatto molto piacere (bellissima la risata di Annalisa) e allo stesso modo ho accolto le parti più romantiche della successiva "Infinita Inesistenza", accompagnate dall'ottimo piano di Marco. Finalmente possiamo godere anche di una presentazione all'altezza, con una copertina e un libretto studiati e disegnati con la dovuta cura. Insomma, se da un lato i miglioramenti sono stati piuttosto evidenti, dall'altro il senso di frammentazione che già ci era stato trasmesso dal precedente demo in qualche modo sopravvive anche in questa nuova opera. I Proclivity Gloom non hanno ancora capito bene che cosa vogliono suonare... chissà se sarà proprio il prossimo lavoro quello della consacrazione definitiva!

Contatti: www.proclivitygloom.too.it