Copertina 6

Info

Demo
Genere:Death Metal
Anno di uscita:2005
Durata:23 min.

Tracklist

  1. DOWNWARD SOULS
  2. BLOOD SATURNALIA
  3. BLIND POINT
  4. SHREDS (HIGH-SPEED NEMESIS)
  5. EXTINCTION OMEN

Line up

  • Marcello D'Anna: guitars
  • Roberto Toderico: vocals
  • Daniele Ciao: drums
  • Ferruccio Milanesi: bass

Voto medio utenti

Sono molto eccitato. In Italia ci sono gruppi che sanno suonare ! Scusate ma vengo dagli anni 80 dove avere I capelli lunghi e le braghe strette erano motivi sufficienti per fondare una metal band ed incidere dischi. Adesso I dischi sono CD e suonano una meraviglia. Beh, quasi ...
Napoli ci regala I Burial In Sulphur. Non ci sono compromessi nel messaggio musicale del quartetto partenopeo. L'idea di base è quella di miscelare influenze Thrash, Death e Black nello stesso sussulto musicale. Grande idea ma anche un grande rischio.
I Quattro dell' apocalisse hanno due palle grosse come il Belgio ed affrontano questa avventura a testa alta, ma I risultati non sono sempre all' altezza se mi perdonate lo stupido giuoco di parole.
L'iniziale "Downward Souls" mi ha molto deluso. La partitura è rigorosa, prevedibile, non ripetitiva ma noiosa fino in fondo. Brano spiccatamente più Black, ma l'anima nera manca, decisamente.
"Blood Saturnalia" si avvicina più al Thrash degli anni novanta con un paio di riffs a-la Testament ed, in questo caso, un apprezzabile ghirigoro di riferimenti Death e Black. Il brano "suona" decisamente meglio del precedente, c'è più calore, più cura, più senso se volete.
"Blind Point" si muove inizialmente su tracce tipiche del suono dei defunti Amorphis per poi sfociare in un amalgama di influenze che non convince totalmente. Qualche bella idea, qualche sprazzo ... ma niente di più.
"Shreads (High-Speed Nemesis)" è invece fantastica. Dall'inizio alla fine ! Questo è lo stile che I Burial in Sulphur dovrebbero affinare. Un plauso, perché questa canzone se lo merita : clap, clap, clap. I riffs di base sono piu' Bay Area ma con un approccio decisamente moderno. Il cantato è tipicamente Black, solo nel suono, perché ancora l'anima nera non si sente, ma nel contesto crea una dissonanza piacevole, se così si può dire di una risma di gutturali malevoli alterchi.
"Extinction Omen" chiude questo demo. Di nuovo il combo napoletano vuole suonare un po' di tutto, cosi' ci presenta un inizio Cannibal Corpse per poi muoversi in un territorio Dark Throne per poi finire con un arpeggione ... scusate ma ho perso il filo. Brano "non c'è male" ma nulla di più.
La cosa che non ho ancora menzionato fino ad ora è il fatto che I Burial in Sulphur sanno suonare. Non saranno I maestri dello strumento, ma la tecnica c'è.
A questo punto ci sono tutti gli elementi per dare un giudizio finale. Ragazzi, mmm ... non ci siamo. Per dare a Cesare quel che è di Cesare, questo demo è datato 2003 e quindi mi auguro che il gruppo sia migliorato in questo anno e mezzo.
Cercare di amalgamare diversi generi è senz'altro un ottima idea. Ma non credo abbiate apprezzato il fatto che non è facile. Per niente.
Non abbacchiatevi però. Dovete definire il vostro stile e dovete scrivere pezzi migliori. Non potete essere neri, gialli e rossi allo stesso tempo. Avete coraggio, sapete suonare, scrivete bene quando suonate Death/Thrash, non c'è cuore quando vi muovete nel regno del Black Metal.
A mio parere dovreste avvicinarvi più al suono e gusto Deicide o Malevolent Creation. È il mio parere, non conta nulla, quel che conta è il risultato. Il Black Metal è un genere che deve essere "sentito". Un freddo riff a-la Immortal nel mezzo di un brano a-la Cannibal Corpse non dice nulla è solo un riff, non un genere.

"Acca nisciuno è fesso", disse Totò a Peppino.

Contatti: Marcello D'Anna, madasn@katamail.com o Roberto Toderico sulphurfx@hotmail.com
Recensione a cura di Max 'Cotecum' Cottica

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