...E fu così che l'impossibile accadde, e che, al quarto album, i
Metalite, alfieri del
Trance Metal e del metallo da ballare, scrivono e pubblicano un CONCEPT ALBUM, con ben 16 tracce, una storia sci-fi ambientata nel 2055 e tutta un'impalcatura gestita (musicalmente) da Jacob Hanses e quindi formalmente impeccabile. '
Quindi', mi chiede Alfonso dalla terza fila, '
mi vuoi dire che i Metalite si sono evoluti e hanno fatto il grande salto di qualità?'. Intanto grazie per la domanda, Alfonso. La risposta è NO. "
Expedition One" è un'ora e spicci dello stesso metal danzereccio, elettronico e iper-moderno che avete imparato a conoscere, con l'unica differenza che c'è una strumentale ad un certo punto, e che se vi va di leggere i testi (ma CHI leggerebbe mai i testi dei Metalite? Mio pregiudizio, chiedo venia), scoprireste che sono vagamente collegati da questa storiella futuristica. Tutto qua.
Le coordinate sonore della band non sono cambiate di un millimetro, e non credo ve ne sia alcun bisogno: i risultati ci sono, i pezzi hanno i loro hook, sono radio/video/spoty friendly, la presenza scenica è assicurata, e quindi le visual su YouTube faranno il successo di un album senza un grammo di ispirazione musicale e che, a me, per citare le parole di un grandissimo filosofo del secolo scorso,
me pare 'na strunzata...
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?