Dopo il debut omonimo del 2022, gli svedesi
Grand tornano a deliziare le orecchie dei rockers melodici col nuovo album "
Second To None", che ripercorre le strade sicure ed inflazionate del Melodic AOR di stampo svedese.
Intendiamoci, il disco è scritto, suonato e prodotto con tutti i crismi ed è un prodotto ineccepibile che sicuramente farà breccia nei cuori degli amanti di queste sonorità di cui la Svezia è ormai da anni patria indiscussa.
I Grand quindi mostrano tutti
i pro ed i contro tipici del genere, il disco è piacevole con le sue melodie semplici ed i chorus da cantare, le chitarre che non graffiano mai troppo, le sovraincisioni e il tappeto di keyboards in sottofondo ad accompagnare le vocals squillanti di Mattias Olofsson.
I Nostri pur padroneggiando la materia, miscelando un pò di Toto, di Heat e di altre decine di bands, difficilmente riusciranno - ahiloro - ad emergere veramente dal calderone dell' AOR svedese. Faccio un esempio, nel 2021 la Svezia ha sfornato una band - i Nestor - che sicuramente rimarrà in mente ai più grazie ad alcune particolarità come la grande voce del cantante o la pubblicazione di un hit quale "1989". I Grand invece pur dimostrando buona padronanza degli strumenti ed un songwriting abbastanza eterogeneo, rischiano di rimanere nell'anonimato in quanto accanto ad alcuni pezzi interessanti quali la rockeggiante "
All Or Nothing", "
Out Of The Blue" col suo andamento un pò sognante e ricco di melodia e l'opener "
Crash And Burn" - praticamente un plagio di "
Love Cries" grande hit degli Stage Dolls - ma che fa la sua figura, per il resto ci propongono soluzioni melodiche stereotipate che troppo sanno di deja-vu.
Bravi ma non essenziali.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?